PIETRO I Karagjorgiević, re di Serbia, dal 1918 re dei SerboCroati-Sloveni
Nacque a Belgrado il 29 giugno 1844 dal principe di Serbia Alessandro Karagjorgjević (v.). Dopo che il padre fu detronizzato (dicembre 1858) visse prima a Ginevra e poi, dal 1861, in Francia. Uscito ufficiale dalla scuola di Saint-Cyr, prese parte alla guerra franco-prussiana del 1870-71; poi, terminata la guerra, si recò a Ginevra. Ma scoppiata nel 1875 l'insurrezione della Bosnia, P. si recò immediatamente sul posto per organizzare le bande dei ribelli e tenere testa ai Turchi, prima ancora che la Serbia e il Montenegro entrassero ufficialmente in guerra. Poi ritorna a Ginevra, interessandosi di questioni politiche e sociali, frequentando gli ambienti socialisti. Sposo, dal 1883, della principessa Zorka, figlia di Nicola I del Montenegro, si trasferisce nel Montenegro e vi dimora sino al 1894, per seguire da presso le vicende interne della Serbia, e attendere il momento propizio per risalire al trono; dal '93 è nuovamente a Ginevra, ma anche di qui continua a mantenere contatti con i Serbi avversarî della dinastia degli Obrenović. Il favore di P. cresce presso gli ambienti liberali e militari, in cui si organizzano società segrete per provocare la caduta degli Obrenović: finché il 10 giugno 1903 re Alessandro di Serbia e la regina Draga sono assassinati, da ufficiali, nel palazzo reale di Belgrado. Subito dopo, P. viene acclamato dall'esercito, e poi dal parlamento, re di Serbia. Il 24 giugno P. entra trionfalmente in Belgrado.
Il periodo di regno di P. fu contrassegnato all'interno da una politica più liberale di quella perseguita dagli Obrenović. Ma soprattutto nella politica estera il trapasso da una dinastia all'altra ebbe conseguenze notevoli: giacché con P. s'inaugurò quella politica antiaustriaca e rugsofila, che veniva ritenuta necessaria per l'effettuazione dei grandi sogni panserbi accarezzati dal nuovo sovrano.
Le relazioni fra Austria e Serbia, divenute subito tese, giungevano a una crisi acuta al momento dell'annnessione della Bosnia-Erzegovina, da parte dell'Austria (1908). Re P. dovette allora accettare il fatto compiuto: ma poco più tardi le guerre balcaniche del 1912-13 costituivano per il re e la Serbia un clamoroso successo. Ormai vecchio, malato, il 25 giugno 1914 re P. affidava la reggenza al principe ereditario Alessandro: ma tornò fra le truppe, per incuorarle, nel dicembre 1914, durante la guerra mondiale, quando si profilava un primo disastro serbo: poi, nel 1915, avvenuta la rotta serba, seguiva la ritirata, recandosi a Corfù. Tornò in Serbia gravemente ammalato, nel 1919, fra manifestazioni d'entusiasmo. Morì a Belgrado il 16 agosto 1921.