FERRIGNI, Pietro (propriamente Pietro Coccoluto-Ferrigni; noto con lo pseudonimo di Yorick figlio di Yorick)
Giornalista, nato a Livorno il 15 novembre 1836, morto a Firenze il 13 dicembre 1895. Il primo periodico in cui collaborò, scrivendo di cose teatrali, fa l'Arte di Firenze; passò poi alla Lente. Nel'60 fu in Sicilia con Garibaldi e, dopo questo intermezzo politico, si diede all'esercizio dell'avvocatura (s'era laureato in giurisprudenza nel 1857 a Siena). Ma la passione del giornale e del teatro non lo abbandonò mai. I periodici cui collaborò furono prima lo Scaramuccia, il Goldoni, l'Indicatore; poi la Vedetta, la Gazzetta del Popolo, il Fanfulla, che aveva fondato, e molti altri. La collaborazione più intensa diede alla Nazione di Firenze, dove nel 1868 entrò come critico drammatico, esercitandovi una vera egemonia. I suoi articoli sono documenti vivi degli spiriti animatori del teatro italiano e straniero nella seconda metà del sec. XIX.
Le opere di Yorick oggi si possono leggere non solo in giornali (ultimo dei quali quello che egli fondò e redasse interamente fino alla morte La domenica fiorentina), ma anche nella collezione dei volumi (quasi tutti più volte ristampati), che vanno dal Viaggio attraverso l'Esposizione italiana del 1861 (Firenze 1861), seguito da Cronache dei bagni di mare (Pisa 1868), da Fra quadri e statue (Milano 1873), da La festa dei fiori (Firenze 1874), al famoso Vedi Napoli e poi... (Napoli 1877), primo di altri volumi simili, e cioè di Su e guiper Firenze (Firenze 1877, nuova ed., ivi 1925), Passeggiate (Firenze 1879), Lungo l'Arno (Milano 1882, nuova ed., Firenze 1928), tutti fatti d'impressioni di viaggio, di considerazioni sulla città dove il F. dimorava, esposte con grande arguzia e acutezza di giudizî su cose e uomini. In questi libri è il migliore Yorick, il più persuasivo, il più poeta; mentre l'uomo colto, che garbatamente inchioda avversarî e dissenzienti con la forza delle proprie conoscenze, appare in Giostre e tornei (Roma 1882), in Vent'anni al teatro (Firenze 1884-85), in Dove si va? (Roma 1886) in Teatro e governo (Firenze 1888). Di Vent'anni al teatro son da ricordare i volumi Storia dei Burattini, la Fine di una Musa. Notevoli anche quelli sul Ferrari, sul Cossa, sul Giacosa. Il F. fu un piacevolissimo conferenziere. Gli giovarono molto la padronanza perfetta della lingua, la signorilità del gusto, e la finezza dell'arguzia. Gli aneddoti di Yorick (oggi raccolti in volume) circolano dappertutto.
Bibl.: P. Pancrazi, I Toscani dell'Ottocento, Firenze 1924; M. Ferrigni, Uomo allegro ... Yorick, Roma 1930; E. Checchi, Prefazione a Su e giù per Firenze, Firenze 1925; G. Mazzoni, L'Ottocento, Milano 1913, II, pp. 1242-1243.