PIETRO di Vaux-de-Cernay
Cronista latino, vissuto alla fine del sec. XII e a principio del sec. XIII. Entrato assai giovane nell'abbazia di Vaux-de-Cernay (Seine-et-Oise), di cui era abate suo zio Gui, P. lo seguì alla quarta crociata e poi nella Francia meridionale a partire dal 1206, l'anno in cui ebbe inizio la crociata albigese. Ritornato nella sua abbazia, si mise al seguito di Simone di Monfort, ch'egli accompagnò in Provenza in tutte le sue imprese. Da queste dirette esperienze e dalla devozione al suo signore e alla causa della Chiesa egli trasse motivo per la sua cronaca: De factis et triumphis memorabilibus nobilis viri domini Simonis de Monte Forti.
L'opera di P. è una delle poche fonti per la storia della crociata albigese; fu terminata nel novembre del 1215 e dedicata a Innocenzo III, il promotore di quella lotta; soltanto in seguito P. vi aggiunse altre notizie fino al 1218. Egli, che narra gli avvenimenti attingendoli alla più diretta e oculare testimonianza, è di solito assai preciso e tutto compreso di ammirazione per il suo principe e per l'ideale religioso che sembrava ispirarne l'azione, cosicché la cronaca interessa anche perché individua l'atteggiamento del clero durante questa violenta crisi spirituale.
Ediz. e bibl: Migne, Patr. Lat., CCXIII, a cura di Guérin e Lyon, voll. 2, Parigi 1926-1930. L'opera fu trad. in francese, nel sec. XIII. Si cfr. P. Meyer nella sua Chanson de la Croisade, I, Parigi 1875, pp. VIII-XIII.