PIETRO di Oderisio
Scultore romano, operoso nella seconda metà del sec. XIII. La sua firma (ora scomparsa) si leggeva sulla tomba di Clemente IV, morto nel 1268, già nella chiesa di S. Maria dei Gradi, ora in S. Francesco a Viterbo. La tomba è sormontata da baldacchino a sesto acuto, decorata di musaici e reca, su un basamento a forma di sarcofago, la figura distesa del defunto al disopra della quale erano le figure della Madonna col Bambino e di Clemente IV inginocchiato, oggi non più esistenti. Affine per stile e struttura al mausoleo di Clemente IV è il sepolcro di Pietro di Vico, morto nel 1268, anch'esso trasportato da S. M. dei Gradi in S. Francesco a Viterbo. P. di O. è con molta probabilità da identificare con quel Pietro "civis romanus" che firmò l'urna di Edoardo il Confessore nella chiesa di Westminster a Londra, terminata nel 1268. Ivi firmò pure, insieme con un certo Odorico, il musaico del pavimento del coro (1268). Più dubbia l'attribuzione a P. di O. dei mausolei di Enrico III e di Giovanni, Caterina e Margareta di Valencia, pure a Westminster.
Bibl.: T. K.-H., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVI, Lipsia 1932; G. Rossi, Ricerche sull'orig. e scopo dell'arch. archiacuta. Mausoleo di Clemente IV, Siena 1889, p. 45 segg.; H. Keller, Il sepolcro di Clem. IV in S. Francesco a Viterbo, in L'Illustrazione vaticana, VI (1935), pp. 237-40; id., in Jahrb. d. preuss. Kunst, LVI (1935), pp. 28-30.