PIETRO di Celle (Petrus Cellensis)
Ricevette una prima educazione nel monastero di Saint-Martin-des-Champs presso Parigi; nell'abbazia di Moutier-la-Celle abbracciò la vita religiosa. Verso il 1147 divenne capo di quest'abbazia; nel 1162 passò a governare quella di Saint-Rémi di Reims; nel 1181 successe al suo amico Giovanni di Salisbury nel vescovato di Chartres. Morì il 17 febbraio 1187.
Di P. di C. ci rimangono i seguenti scritti: Epistolae in numero di 177 assai notevoli per notizie autobiografiche, per la storia contemporanea, per le dottrine teologiche e mistiche, tanto più che molte di esse sono indirizzate ad Alessandro III, a Gregorio VIII, a cardinali, a principi, Ser- mones in numero di 96; opuscoli ascetici: Mosaici tabernaculi mystica et moralis expositio; Liber de panibus ad Joannem Sarisberiensem; Liber de coscientia; Tractatus de disciplina claustrali; Adhortatio ad claustrales (ediz. in Migne, Patr. Lat., CCII, coll. 405-1146).
Bibl.: De P. C. abbate, ecc., Parigi 1881. Cfr. inoltre: N. Iung, in Dictionnaire de théol. cath., fasc. CVI-CVII, ivi 1934, coll. 1896-1901.