Giurista italiano (m. 1338). Addottoratosi in diritto a Bologna nel 1305, dopo una breve parentesi a Castel San Pietro come professore di diritto, tornò a Bologna dove continuò a insegnare fino alla morte. Scrisse letture sui Libri feudorum, commenti al Codice, questioni e pareri legali. Precorse il Poliziano e M. Vegio come critico delle fonti giuridiche.