Pietro degli Onesti (o di Onesto)
Parte della critica - in particolare C. Ricci - attribuisce arbitrariamente questo nome al monaco e canonico Pietro, morto nel 1119, supposto fondatore della chiesa ravennate di Santa Maria in Porto (v.) - fondata in realtà, come ha dimostrato M. Mazzotti sulla base della nota dorsale di una pergamena del 1062, " molti anni prima del 1000 " -, citato in varie pergamene, oggi negli archivi Capitolare e di Stato di Ravenna.
Nei documenti non v'è infatti alcun cenno relativo all'appartenenza di questo P. alla famiglia Onesti; si può invece pensare, con largo quoziente di probabilità, che il cognome sia stato frettolosamente derivato dalla presenza in una delle pergamene (Archivio Capitolare, n. 1697 F) di un " Aunestus quondam Petri de Aunesto " che nel 1108 inviò proprio al Pietro canonico di Santa Maria in Porto una peticio per ottenere terreni nel territorio della chiesa stessa.
Il cognome Onesti apposto al nome del canonico è ignorato inoltre dall'epitafio e dalle Memorie Portuensi, e appare soltanto, e arbitrariamente, nel sec. XVI, nella Cronica canonici ordinis di Gian Filippo di Novara.
V. anche PIER DAMIANO, santo; Pietro Peccatore.
Bibl. - C. Ricci, L'ultimo rifugio di D. (1891), Ravenna 1965³, 109-114, 526-527; Scartazzini, Enciclopedia 520-522, 1369, 1514; M. Mazzotti, Questioni portuensi, in " Studi Romagnoli " II (1951) 307-322.