Uomo politico e scrittore (Savigliano 1805 - Torino 1850), cugino di Santorre; viaggiò in Italia e all'estero (1833-35) e pubblicò tragedie, novelle (Scene storiche del Medio Evo d'Italia, 1835), e una storia del Tumulto dei ciompi (1843); fu tra i collaboratori de Il Risorgimento. Decurione di Torino (dal 1840), su sua proposta il consiglio comunale della città chiese nel 1848 lo statuto a Carlo Alberto. Deputato (1848), ministro dei Lavori pubblici (1848), poi dell'Agricoltura e commercio (1849). La sua morte aggravò la tensione fra liberali e clericali per il rifiuto da parte ecclesiastica di dare a S., ritenuto colpevole di aver sostenuto le leggi Siccardi, il viatico.