Nome fittizio di due artisti, Pietro de Rondo e Giovanni di Pietro da Rho, spesso confusi. Pietro (m. dopo il 1496) è ricordato nei documenti cremonesi come pittore, scultore e ingegnere (1478-91); nel 1491 fu nominato ispettore delle fabbriche e ingegnere ducale. Giovanni di Pietro, scultore, oriundo milanese (n. 1464 o 1465), operò a Cremona (1488-1513); ebbe incarico (1491) di scolpire per la facciata del duomo le statue di Francesco e Bianca Maria Sforza, che furono ridotte a busti collocati in medaglioni ai lati delle statue dei quattro santi patroni della città, anch'essi sua opera (1507); di lui rimane anche un bassorilievo (casa Pallavicini); appare dominato dai modi di G. Amadeo.