PIETRO Comestore
Detto anche Manducator, o Trecensis (in Dante, Mangiatore), fu, con Pietro Lombardo, il più noto caposcuola teologico nella seconda metà del sec. XII. Originario di Troyes o dei dintorni, insegnò a Parigi, dove dal 1168 al 1178 fu cancelliere di Notre-Dame, incaricato per tale ufficio della sorveglianza delle scuole teologiche. Secondo il Necrologio di S. Vittore morì il 21 ottobre; ma non risulta l'anno, che fu tra il 1178 e il 1185.
La sua fama fu dovuta alla sua Historia Scholastica, che tratta in riassunto della storia sacra dal principio del mondo fino all'ascensione di Gesù Cristo (più tardi fino alla morte di Pietro e Paolo); ma, oltre a ciò, contiene numerose osservazioni di archeologia biblica o d'indole storica o filologica, cosicché fa da precorritrice delle odierne introduzioni bibliche. Gli studenti medievali di teologia vi attingevano le prime nozioni sulla Bibbia, ed essa, a sua volta, ha influito molto sull'arte dei suoi tempi. Come le Sentenze di Pietro Lombardo, anche la Historia Scholastica ebbe i suoi commentatori: esistono ancora manoscritti dei commenti di Stefano Langton e di Ugo di S. Caro. Rimangono di lui anche alcune prediche, il Liber Pancrisis (scoperto da H. Denifle) che è una raccolta di sentenze tratte da Guglielmo di Champeaux e Anselmo di Laon, una serie di glosse ai Vangeli (cod. lat. 15.269 della Bibliothèque nationale di Parigi) e una Introduzione forse autentica a un corso sulle Sentenze di Pietro Lombardo. Non è riuscito il tentativo di assegnare a P. le Allegoriae attribuite falsamente a Ugo di S. Vittore (in Patrol. Lat., CLXXV, coll. 633-924).
La Historia Schol. e le Prediche sono in Patrol. Lat., CIIC, col. 1053 segg., 1722 segg.; altre prediche sono inedite; il Liber Pancrisis in cod. 425 A di Troyes, cod. 19 di Avranches; l'introduzione alle Sentenze in cod. n. 42 (F. 208) della biblioteca della Real Academia de la Historia di Madrid.
Bibl.: H. Denifle e E. Chatelain, Chartul. Univers. Paris., I, Parigi 1890, 8, n. 8; M. Grabmann, Geschichte der scholastischen Methode, II, Friburgo 1911, p. 477; R. Martin, Notes sur l'oeuvre littéraire de Pierre le Mangeur, in Recherches de théol. ancienne et médiév, III (1931), pp. 54-66, con buone informazioni sulle prediche inedite: A. Landgraf, Recherches sur les écrits de Pierre le Mangeur, in Rech. de théol. anc. et méd., III (1931), pp. 292-306, 341-372.