CIMARA, Pietro
Fratello maggiore degli attori Luigi e Giovanni. nacque a Roma il 10 nov. 1887 da Giuseppe, prima guardia nobile del Vaticano, e da Giovanna Putti. In questa città, al liceo musicale di S. Cecilia studiò pianoforte sotto la guida di O. Pinelli e A. Bustini, e composizione con S. Falchi e O. Respighi: contemporaneamente conseguì la laurea in giurisprudenza. Nella stagione lirica invernale del 1914-15 divenne maestro, sostituto al teatro Costanzi di Roma, dove debuttò come direttore ne Il Trovatore il 4 apr. 1917 e dove rimase fino al 1919, facendosi notare nel frattempo dal pubblico aristocratico della capitale come autore di composizioni da camera di accentuata vena melodica e soprattutto come "insuperabile" accompagnatore al pianoforte di cantanti. In questa veste ebbe così l'occasione di accompagnare più volte la regina Margherita nonché il soprano drammatico Eva Tetrazzini con la quale, nell'ottobre e novembre del 1918, fece un applaudito giro di concerti in favore delle truppe, con tappe a Milano, Firenze, Verona. Forse fu con lei e non con la più celebre sorella Luisa, come alcuni sostengono (cfr. Schmidl; De Angelis; Enc. delloSpett.), che il C. intraprese sia come pianista sia come accompagnatore una lunga tournée all'esteró (Svizzera, Inghilterra, Irlanda e Nordamerica) dal settembre 1919 all'aprile 1920. Luisa Tetrazzini infatti nel dopoguerra si ritirò dalle scene per riapparirvi solo tra il 1927 e il 1932 (cfr. A. Lancellotti e R. Celletti). In qualità di maestro sostituto diresse - per volontà dell'autore - negli anni 1918-19 (al Costanzi di Roma, al politeama di Firenze e al teatro Comunale di Bologna) le prime esecuzioni di Frate sole, poema sinfonico con coro di Luigi Mancinelli, scritto inizialmente come commento musicale di un film dato all'Augusteo. Lo troviamo ancora al politeama fiorentino a dirigere Thais, Fanciulla del West (stag. 1918-19) all'Arena di Verona con Il figliolprodigo di Ponchielli (agosto 1919), nel 1920 nuovamente al Costanzi con Otello, Bohème, Pagliacci, Wally, e infine nel carnevale-quaresima del 1920-21 al teatro Verdi di Trieste (come altro maestro) con Falstaff, I quattro rusteghi, Gioconda. Non trova conferma in altre fonti la notizia riportata da Stoddard (p. 313), secondo cui il C. sarebbe stato maestro sostituto di Toscanini alla Scala per la durata di quattro anni, Certo è che dagli anni '20 ebbe inizio progressivamente la sua attività artistica all'estero: fu a dirigere al Covent Garden di Londra, al teatro Colón di, Buenos Aires (1925), all'Opera di San Francisco ripetutamente dal 1932 al 1952. Nel 1928 entrò come maestro sostituto al teatro Metropolitan di New York, dove svolse per trent'anni un'instancabile e feconda attività fino al 1958, quando un malore sopravvenuto all'improvviso mentre dirigeva e poi un successivo aggravamento lo obbligarono a fare ritorno in patria.
Morì a Milano il 1° ott. 1967.
Schivo e taciturno di carattere, reso ancor più cupo forse per la morte precoce dell'unica figlia, il C. ebbe il destino di servire la musica in seconda fila. Poiché ieri come oggi le fatiche di chi dirige una replica non sono ritenute degne di critiche musicali sui giornali, solo dalle testimonianze orali di chi lo ebbe compagno di lavoro e dalle aride notizie di annali e cataloghi emerge la personalità di un umile ma eccellente artigiano della musica. Innumerevoli sono le repliche di opere da lui concertate e dirette al Metropolitan negli anni 1932-33, 1935-49, 1953-57, con la partecipazione dei più acclamati cantanti dell'epoca. Con lui T. Pasero e B. Gigli si esibirono nella Lucia di Lammermoor (1932), G. Lauri Volpi nei Pagliacci (1933), M. Del Monaco fu Pinkerton nel primo atto di Madama Butterfly in un concerto del 1955, mentre R. Tebaldi fu Leonora nella Forza del destino del 1956. Sotto la bacchetta del C. cantarono ancora L. Albanese nel Tabarro e in Madama Butterfly (1946), in Bohème (1947)e Tosca (1957);F. Tagliavini nel Rigoletto e nel Barbiere di Siviglia (1947), nella Lucia (1947-49). Ma fu soprattutto con Lily Pons, soprano franco-americano notevole per la dolcezza e l'agilità di coloratura della sua voce, che il C. stabilì il sodalizio artistico più duraturo. Dal 1932 al 1957la Pons impersonò ripetutamente Lucia nella Lucia di Lammermoor, Gilda nel Rigoletto, Rosina nel Barbiere, e comparve più volte in quel concerti vocali con brani tratti dal repertorio operistico che si davano al Metropolitan secondo il gusto di allora. Sempre col C. come direttore d'orchestra incise per la Columbia brani da Dinorah di Meyerbeer e Lakmé di Delibes, per la Odyssey pezzi da opere di Donizetti e Mozart. Infine in un'altra pregevole incisione della Columbia il C., alla guida dell'orchestra del Metropolitan, accompagnò Jennie Tourel in brani tratti dalla Cenerentola di Rossini. La naturale inclinazione del C. verso la melodia e la sua prolungata attività di accompagnatore di cantanti ne influenzarono molto evidentemente anche la produzione musicale. Come compositore infatti, oltre a Due quartetti per archi, due Suites per orchestra (Alle fonti del Clitunno, Sirenetta), due Suites per orchestra d'archi e musiche per violino e pianoforte (Meditazione, Romanza e Intermezzo), egli ci lascia gran copia di romanze.per canto e pianoforte, tra cui ricordiamo: Vecchia chitarra, Tre ballate di calendimaggio, L'ombrellino giapponese, Le campane di Malines, Canto di primavera (su testo di F. Salvatori), Trittico primaverile, Melodia autunnale, Giardini notturni, Spiando ai vetri (suversi di C. Zangarini), Notturnino, Maggiolata, Fiocca la neve (su parole di G. Pascoli), Tornan le stelle, Stornellata marinara, Sivigliana, Scherzo, Rondò, Stornello, Nostalgia, La serenata, Adorazione, Stelle chiare, Mattinata, Dormi, Mattutina, Paesaggio, A una rosa, Manole, Notte d'estate, Misticismo, Presso una fontana, Paranzelle, Non più (per lo più pubblicate dagli editori Forlivesi di Firenze e Bongiovanni di Bologna). Inoltre compose L'inutile precauzione, da eseguirsi nella scena della lezione. del Barbiere di Siviglia di Rossini.
Fonti e Bibl.: Notizie ined. fornite da M. Cimara e P. Silveri; Musica, IX(1915), 13, p. 3; XII (1918), 12, p. 2; 21, p. 4; W. H. Seltsam, Metropolitan Opera Annals..., New York 1949, ad Indicem; Suppl., I, ibid. 1957, ad Indicem;A. Lancellotti, Le voci d'oro, Roma 1953, ad Indicem;H. Stoddard, Symphony Conductors of the U.S.A., New York 1957, p. 313; R. Celletti, Le grandi voci, Roma 1964, coll. 851 ss.; Due secoli di vita musicale. Storia del teatro Comunale di Bologna, a cura di L. Trezzini, II, Bologna, 1966, p. 153; R.A.I. Radiotelevisione Italiana, Catalogo della discoteca storica, Roma 1969, ad Indicem;Library ofCongress, Catalog of Music and Phonorecords, Washington 1973-74, ad Indicem;A. De Angelis, L'Italia musicale d'oggi, Diz., Roma 1928, p. 141; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p.344; Enc. dello Spett., III, coll. 763 s.; La Musica. Diz., I, p.406.