CASCELLA, Pietro
Scultore, nato a Pescara il 2 febbraio 1921. Dapprima allievo di suo padre Tommaso, ha frequentato a Roma l'Accademia di Belle Arti. La sua prima esposizione, tenuta assieme al fratello Andrea a Roma, risale al 1950. Partecipò alla Biennale di Venezia del 1966 con una personale e fu presente in collettive svoltesi in Germania, negli SUA, in Giappone, in Olanda, nel Belgio, in Francia. Vinse con il fratello Andrea il concorso internazionale per il monumento ad Auschwitz e nel 1969 quello per il monumento a Mazzini. Nel 1967 ottenne il premio della Biennale della città di Carrara. Per molti anni C. si dedicò a un'attività multiforme: mosaici, bassorilievi, sculture, affreschi, graffiti, ceramiche.
A proposito delle ceramiche, alla cui produzione si è dedicato fin dopo la metà degli anni Cinquanta, si è parlato di surrealismo. Le vicende della scultura di C., al di là di talune superficiali consonanze, risultano autonome rispetto alla contemporanea scultura italiana ed europea. Quanto è stato giudicato come monumentalismo, come arcaismo, è al contrario condizione perché la scultura sia coinvolta, per es., nel paesaggio urbano, ne assimili le contraddizioni, sia svolgimento dialettico nello squallore eclettico del caos cittadino, onde recuperare il tutto a livello espressivo. La sua aderenza alla realtà rimane comunque concreta, veicolata a volte verso una drammaticità strutturata in forme presenti e obiettive.
Vedi tav. f. t.
Bibl.: C. Vivaldi, P. Cascella, Milano 1962; M. De Micheli, Il monumento di Auschwitz di P. Cascella, ivi 1970; G. Vergani, G. Ponti, P. Cascella, ivi 1974.