CANAL, Pietro
Letterato, abate, nato a Venezia il 13 aprile 1807, di famiglia patrizia (v. canal), morto a Crespano il 15 ottobre 1883. Nel 1853 fu chiamato ad insegnare lingua e letteratura latina presso l'università di Padova dove rimase fino al 1877.
La sua fama di latinista è strettamente legata con la biblioteca degli scrittori latini col testo a fronte iniziata a Venezia nel 1836 dall'editore Giuseppe Antonelli. Il C. fu l'anima di quell'impresa e vi collaborò attivamente. Coltivò anche la letteratura italiana (Della vera lezione di un luogo di Dante nella canzone della Vita Nuova: Donne che avete intelletto d'amore; Sopra una canzone di Cino da Pistoia altre volte attribuita a Guido Guinicelli). Appassionato di musica e storia della musica pubblicò nel 1847 una dissertazione Della musica a Venezia. Lavoro più conosciuto e apprezzato è quello Della musica in Mantova (in Memorie del R. Istituto veneto, 1881) sopra documenti dell'archivio Gonzaga. Compose anche Osservazioni ed aggiunte all'opera Biographie universelle des musiciens del Fétis (negli Atti dello stesso istituto dal 1864 al 1873). Grande bibliofilo, l'abate C. raccolse un bel numero di preziose antiche opere musicali teoriche e pratiche, il catalogo delle quali venne alla luce nel 1885. Questa raccolta, acquistata dallo stato nel 1927, è attualmente nella biblioteca Marciana di Venezia.
Bibl.: G. Zanella, Commemorazione dell'ab. P. C., in Atti del Reale Istituto veneto, 1883-84, pp. 1307-1323; I. Bernardi, id., in Ateneo veneto, aprile-maggio 1884; G. Brognoligo, Appunti per la storia della cultura in Italia: La cultura veneta, in La critica, 1921, p. 163 segg.; L. Ferrari, La collezione musicale Canal alla biblioteca Marciana di Venezia, in Accademie e biblioteche, I (1928), pp. 140-43 (cfr. nello stesso periodico III, dicembre 1929, pp. 279-280 la nota anonima La collezione dei manoscritti musicali Canal).