BASSIGNANA, Pietro Benedetto
Nacque a Genova presumibibnente verso il 1480 da Leonardo e Pomellina Rossi.
Il padre era nato nell'anno 1454, terzogenito dopo i fratelli Francesco e Argentina. Apparteneva ad antica famiglia genovese, originaria del Castello di Bassignano fra Alessandria e Valenza (nel 1528 il B. venne ascritto al patriziato sotto l'albergo dei Grillo). Aveva ereditato dal padre il mestiere. del setaiolo e i documenti più volte, ce lo mostrano come uno dei più ricchi mercanti di seta genovesi; prese parte anche alla vita pubblica della sua città e nel 1478 fu dei dodici Anziani, che costituivano col doge il magistrato esecutivo della Repubblica. Non ci sono noti altri particolari della sua attività, né sappiamo la data della sua morte. Risulterebbe comunque già deceduto nel 1530, a Genova o altrove, come si deduce da un cartolario del Banco di S. Giorgio, ove appare un lascito, datato in quell'anno, alla moglie, che si dice vedova del quondam Leonardo.
Nulla sappiamo dei primi anni della fanciullezza del B., tranne che gli fu compagno un fratello, Andrea, morto prima del 1528. Nel 1499 il B. sposò in Genova Clareta, figlia di Tomaso Castiglione, dalla quale ebbe un figliolo, Paolo.
Entrò nell'azienda del suocero, che aveva numerosi fratelli e congiunti in Spagna (a Siviglia in particolare); con lui si trasferì colà nei primissimi anni del '500 e fu suo agente di affari dal 1509 al 1515, quando lo raggiunse a Siviglia il padre Leonardo, per assumere la rappresentanza di Tomaso Castiglione, che nel frattempo si era trasferito a San Domingo. Possessore di forti capitali, si. dette al traffico con le Indie e lo vediamo molto spesso associato a Francesco Leardo, altro genovese, assieme al quale anticipò forti somme a Fernando Colombo (il figlio di Cristoforo), col quale ebbe frequenti rapporti.
Un atto notarile dell'Archivio di Stato di Genova del 6 maggio 1521 ce lo mostra affittuario in Siviglia, dal 1516 al 1521, di uno zuccherificio assieme ad Ambrogio Cassana e Gianoto de Sopranis. E il B. (in spagnolo il suo nome è deformato in Vasinana) doveva essere, fra i Liguri stabilitisi in Spagna, uno dei più ricchi, se alcuni documenti dell'Archivio notarile di Siviglia lo annoverano fra i Genovesi che nel 1525 finanziarono l'armamento di tre navi con le quali Sebastiano Caboto, "piloto mayor" della Casa de la contratación di Siviglia, si proponeva di raggiungere l'Asia orientale per lo Stretto di Magellano.
Per l'epoca successiva non si hanno più notizie sicure del B. e non è noto neppure se abbia fatto ritorno a Genova.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Genova, Manoscritto Longhi, vol. V, pp. 220, 270; ibid., Archivio notarile, notaio Pastorino Antonio, filza 42, atto n. 441; ibid., Manoscritto Richeri, libro di cartina, p. 256; R. Almagià, Commercianti, banchieri ed armatori genovesi a Siviglia nel sec. XVI, in Rend. dell'Acc. Naz. dei Lincei, s. 6, XI (1935), pp. 449, 453 s.; D. Gioffrè' Génes et les foires de change, Paris 1960.