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BAIRO, Pietro

di Mario Crespi - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 5 (1963)
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BAIRO, Pietro

Mario Crespi

Nacque a Bairo (Torino) nell'anno 1468. Secondo alcuni, il suo vero cognome non sarebbe stato Bairo, bensì De Monte o De Michaeli: egli, infatti, negli Statuta vetera, et nova sacri venerandique collegii D. D. phylosophorumet medicorum Augustae Civitatis Taurini fucitato tra i primi sanitari come "Petrus de Monte a Bayro prothomedicus serenissimi Caroli ducis Sabaudiae"; ínoltre, secondo il Bonino, il vescovo Chiesa (che già nella Corona R. di Savoia [1655] aveva scritto: "in Bairo nacque Pietro de Michaeli, che dalla patria Bairo si chiamò") nel Catalogo degli scrittori piemontesi (1660) lo chiamò "Pietro de Michaeli di Bairo". Durante la sua adolescenza, ebbe cura di lui Amedeo dei marchesi di Romagnano, vescovo di Mondovì, riformatore degli studi, che si occupò della sua istruzione "trattenendolo agli studi", come riferisce il Bonino, "con annuo stipendio". Il B. studiò all'università di Torino, allievo di Pantaleone da Confienza, ed ivi si laureò in medicina nel 1493; l'anno successivo fu nominato professore nella stessa università e poco dopo divenne protomedico ed archiatra del duca Carlo Giovanni Amedeo e, più tardi, di Carlo III. Morì a Torino nel 1558 e fu sepolto nella cattedrale di S. Giovanni.

Il B. fu un clinico di chiara fama; come risulta da una copia del Veni mecum, scritta di sua mano e conservata tra i codici mss. della Biblioteca dell'università di Torino, viaggiò molto, sia per perfezionarsi nella medicina, sia al seguito di alte personalità, attratte dalla sua perizia nell'arte medica.

Del B. si ricordano le seguenti opere: Novum ac perutile opusculum de pestilentia, et de curatione eiusdem per utrumque regimen, praeservativum scilicet, et curativum, Taurini 1507, in 4°, 1513 in 8°; Parisiis 1513, in 8°; Basileae 1563; Taurini 1578, in 12°; Lugduni 1578, in 12°; Francofurti 1612, in 12° (l'opera, offerta dal B. in omaggio al vescovo Amedeo, contiene vari passi originali e pregevoli, tra precetti curativi e preservativi per lo più inutili e infondati. In essa, per es., il B. propose di liberare i malati dalle inquietudini stringendo loro fortemente le estremità e altri rimedi del genere); Lexypiretae perpetuae quaestionis, et annexorum solutio, de nobilitate facultatis medicae; utrum medicina et philosophia nobiliores sint, et digniores utroque iure, scilicet civili, et canonico, quomodove incedere, et incivem praecedere debeant, Taurini 1512, in folio (in quest'opera, che non ebbe relazione diretta con la medicina pratica,il B. volle nobilitare l'arte e la figura del medico, ricalcando i moduli della nota disputa umanistica); De medendis humani corporis malis Enchiridion vulgo "Veni mecum" dictum,Taurini 1512; Basileae 1560, in 8°; Lugduni 1561, in 12°; Venetiis 1561; Basileae 1563, in 8°, 1578, in 8°; Lugduni 1578; Leydae 1578, in 8°; Francofurti 1618, in 12° (ampio trattato di medicina pratica, che fu, relativamente all'epoca, un buon libro); Segreti Medicinali di Pietro Bairo da Turino, Turino 1584, in 8°; Venezia 1585, in 8°; 1629, 1701, in 8° (quest'opera, che fu la versione italiana dell'Enchiridion, fu presentata da G. Tatti, il quale affermò che il B. trasse i suoi segreti da Galeno, Avicenna, Mesué, Ippocrate e da altri insigni medici); De Morbo Gallico Omnia..., Venetiis 1566. Questo libro contiene praticamente quanto il B. scrisse sulla malattia in questione nel Veni mecum.

Il B., inoltre, pronunziò varie pregevoli orazioni in latino in occasione di lauree, che non furono però mai pubblicate: riferisce il Bonino che tali orazioni erano conservate in un codice ms. esistente nella Biblioteca della Città di Torino, che andò dispersa prima che egli desse alle stampe la sua Biografia medica.

Bibl.: G. M. Mazzuchelli, GliScrittori d'Italia, II 1, Brescia 1758, p. 71; G. G. Bonino, Biografia medica piemontese, I, Torino 1834, pp. 150-159; S. De Renzi, Storia della medicina in Italia, II, Napoli 1845, pp. 372 s., 386, 399, 457; III, ibid. 1845, p. 74; L. Casotti, Contr. storico. Le cogniz. stomatologiche di P. B. protomedico di Carlo II, in La Stomatologia Ital., I, Roma 1939, pp. 1067-1081.

Vedi anche
Budé, Guillaume Budé ‹büdé› (latinizz. Budaeus, it. Budèo), Guillaume. - Umanista (Parigi 1468 - ivi 1540); sotto la guida del Lascaris divenne il migliore ellenista del suo tempo. Ebbe importanti cariche pubbliche; partecipò al movimento della Riforma umanistica; per sua ispirazione Francesco I fondò il Collège de ... Lione (fr. Lyon) Città della Francia (472.305 ab. nel 2006; 1.430.000 nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), capoluogo del dipartimento del Rodano (Rhône), situata alla confluenza della Saona con il Rodano. Il territorio che la circonda è formato da un insieme di altopiani, fra i quali i due ... Torino Comune del Piemonte (130,2 km2 con 908.263 ab. nel 2008), capoluogo di provincia e di regione. Sorge alla confluenza della Dora Riparia con il Po, in un’area alluvionale (239 m s.l.m.) compresa fra l’anfiteatro morenico di Rivoli e una serie di colline situate a oriente (fra cui, la collina di Superga). ... libro Complesso di pagine dello stesso formato, contenenti testi e illustrazioni, ricavate da fogli di carta stampati o manoscritti, piegati in segnature, cuciti o incollati, e tenuti insieme da un rivestimento (copertina) con le tecniche di legatura o rilegatura (fig. 1 e 2); le parti del parallelepipedo ...
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Vocabolario
piètra
pietra 'piètra s. f. [lat. pĕtra, prestito del gr. πέτρα, entrato in concorrenza con saxum (v. sasso)]. – 1. a. Nome che si dà comunem. ad alcune rocce compatte, spec. a quelle usate come materiale di costruzione: p. viva, roccia allo stato...
pietra d'inciampo
pietra d'inciampo (Pietra d’Inciampo) locuz. s.le f. Piccola targa d’ottone, grande quanto una pietra squadrata tipica della pavimentazione stradale di città come Roma, collocata a scopo memoriale davanti alla porta della casa nella quale...
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