DENTELLA, Pietro Andrea
Nato a Bergamo l'8 apr. 1879 da Faustino e da Luigia Locatelli, compì gli studi musicali nella sua città, presso l'istituto "G. Donizetti", sotto la guida del maestro G. Mattioli. Conseguito il diploma in composizione, iniziò una feconda attività che lo vide impegnato, oltre che come compositore, anche come divulgatore di musica, come didatta, nonché come critico su importanti riviste. Il suo interesse fu rivolto soprattutto al campo della musica sacra. Dopo esser stato incaricato della direzione della cappella musicale dell'oratorio dell'Immacolata in Bergamo, nel 1910 ottenne l'incarico di professore di canto sacro al seminario, ed entrò a far parte della commissione vescovile per la musica sacra nella diocesi bergamasca. Ricoprì in seguito la carica di direttore della cappella del duomo di Bergamo e quella di vicepresidente della sezione locale della Associazione italiana di S. Cecilia.
Nel 1924 si trasferì a Milano, dove fu nominato vicedirettore della cappella del, duomo, della quale, nel 1927, divenne prima reggente, poi direttore onorario, incarico che tenne fino al 1957. La sua attività di critico fu legata ad alcune riviste musicali della casa editrice Carrara di Bergamo; ad esse il D. collaborò con numerosi articoli. Fu sempre Carrara, poi, a pubblicare gran parte delle sue opere.
La produzione musicale riguarda prevalentemente il canto e la musica sacra, dall'oratorio alla cantata, dal mottetto al salmo. In particolare, fu la messa il genere di composizione che stimolò maggiormente la sua fantasia e la sua vena compositiva. Il D. scrisse ventuno messe corali, ad una o più voci, tra le quali occupa un posto di rilievo la Messa facile in onore di s. Benedetto abate, per cori a una voce di media estensione con accompagnamento di organo o di armonio (Bergamo 1939). Tra le altre composizioni religiose si ricordano un'opera biblica in tre parti, la cantata per solo cori e orchestra Mosè, due oratori, Eulogia eucaristica e Divi Dominici (quest'ultimo, eseguito il 2 maggio 1922 al teatro G. Donizetti di Bergamo, fu dal pubblico assai bene accolto), numerosi mottetti, come Immaculata Conceptio, mottetto mariano per soli e coro a due voci uguali con accompagnamento di organo o di armonio (Bergamo 1941), due composizioni sacre a quattro voci miste con organo, un'Ave Maria e un Dixit (Monza 1913); numerosi salmi vespertini.
Il D. non trascurò, peraltro, la musica a carattere profano: a questo genere appartengono le romanze da camera, come la marinaresca a due voci pari con accompagnamento di pianoforte Voga, voga (Milano 1939), i vari cori accademici, tra i quali merita d'essere ricordato La trottola, coro brillante a tre voci uguali senza accompagnamento (Bergamo 1940). Il D., inoltre, si occupò di musica strumentale, come testimoniano i quartetti, o le composizioni di carattere sacro per organo od armonio, tra le quali Mistiche armonie (Bergamo 1939), Elevazione, Preghiera (ibid. 1963). Infine si ricorda una raccolta di canti di facile esecuzione: Per voi, piccini, canti dilettevoli ad una voce con accompagnamento di pianoforte ... (Milano 1940), che attesta l'interesse nutrito dal D. nei confronti dell'infanzia, del canto e della didattica musicale.
Il D. morì a Milano il 21 luglio 1964.
Fonti e Bibl.: A. De Angelis, Diz. dei musicisti, Roma 1922, p. 178; C. Schmidl, Diz. universale dei Musicisti, Suppl., p. 253; Diz. music. Larousse, I, Milano 1961, p. 499; Encicl. della musica Ricordi, II, p. 38; Diz. La musica, I, 2, p. 511 Encicl. della musica Rizzoli-Ricordi, II, p. 271.