FUNGAIA, PIETRA (francese pierre à champignons)
Con questa denominazione viene indicata una delle più curiose formazioni fungine, nota da antichissimo tempo, sulla cui natura e sulle cui proprietà hanno lavorato e si sono sbizzarriti naturalisti di ogni epoca.
Si tratta di un fungo (Polyporus tuberaster) della famiglia Poliporacee, il cui micelio si sviluppa abbondantemente nel terreno boscoso di certe località specialmente dell'Italia centrale e meridionale, e, poiché riunisce insieme frammenti di pietra e terra, viene a costituire ammassi o concrezioni di grande mole e di peso cospicuo, che possono considerarsi come specie di enormi sclerozî spurî, dai quali traggono poi origine i ricettacoli del fungo che ha cappello carnoso, convesso, poi imbutiforme, giallastro, squamoso, e gambo breve, glabro, elastico. Essi sono mangerecci. Queste concrezioni, che oggi sono divenute delle vere rarità anche a causa del disboscamento, raccolte e conservate in luoghi freschi e poco illuminati, come cantine, grotte, ecc., producono periodicamente e fino ad esaurimento numerosi ricettacoli che si tagliano e si cuociono.
Bibl.: O. Mattirolo, Note sur l'histoire de la "pierre à champignons" (Pietra fungaia), in Bull. Soc. Nat. Acclimat. de France, 1914.