Pittore (n. Rotterdam 1629 - m. probabilmente ad Amsterdam dopo il 1684). Allievo di N. Berchem a Haarlem, lavorò poi a Delft (dal 1653), dove poté conoscere l'opera di C. Fabricius e di J. Vermeer, e ad Amsterdam (dal 1662). Cominciò col dipingere scene di soldati, vicine alle bambocciate, nelle quali già la luce gioca un ruolo importante; successivamente si dedicò a scene di genere collocate all'interno o nei cortili delle case olandesi, definendo con la stessa intensità ambienti, oggetti e personaggi. Le sue opere, in particolare quelle eseguite tra il 1658 e il 1670, sono tra le più raffinate e insieme popolari espressioni dell'arte dei Paesi Bassi e affascinano per il loro senso di domestica intimità, semplice e affettuosa, esaltata da una luce tersa e ferma e da una gamma cromatica densa di sfumature: Interno olandese e Cortile di una casa a Delft (Londra, National Gallery); La bevitrice (Parigi, Louvre); Madre presso la culla (Berlino, Gemäldegalerie); Interno con donne vicino a un guardaroba, Tre donne e un uomo nel cortile sul retro di una casa, Madre che spidocchia la figlia, noto come Cure materne, ecc. (Amsterdam, Rijksmuseum). Negli ultimi anni la sua intima adesione al soggetto e la sua raffinata interpretazione si attenuarono.