COUTEREEL, Pieter
Patrizio di Lovanio, che, eletto alla carica suprema di villicus (meier) verso il 1350, si pose a capo del partito popolare, iniziando una violenta lotta contro il patriziato organizzato nei lignages e dominante il governo cittadino (v. lovanio). Nella notte dal 21 al 22 luglio 1360, C. raccolse intorno a sé le corporazioni armate e s'impossessò del governo della città. Il duca di Brabante, Venceslao, promulgò fin dal mese di settembre un decreto, in cui riconosceva il fatto compiuto e distribuiva le cariche urbane in ragione quasi eguale fra il patriziato e le corporazioni.
C. e il partito popolare esercitarono durante più di due anni e mezzo una vera dittatura a Lovanio. C. fu, è vero, obbligato nel 1361 a lasciare la sua carica di meier, avendo voluto il duca con questo dare una soddisfazione ai lignages; ma il duca stesso lo nominò dopo scabino patrizio e nel 1362 C. fu eletto capo patrizio del comune (rector communitatis). Egli approfittò della sua carica per arricchirsi coi beni confiscati e coi riscatti fatti pagare ai patrizî imprigionati, come anche col prodotto di rendite che egli aveva creato a carico della città. Il duca, verso il quale, a quanto sembra, egli era stato largo di donativi, continuava a sostenerlo, e nel 1362 gli accordò perfino la signoria di Ast.
Ma all'inizio del 1363 si produsse un mutamento nella politica del duca Venceslao. Preoccupato dall'aspetto che prendevano gli avvenimenti nella città, rassicurato invece sulla sottomissioue ehe egli poteva sperare dai patrizî, se li avesse rimessi nel possesso dei loro beni, sollecitato dai componenti della nobiltà, alleati coi lignages della borghesia di Lovanio, si decise ad agire contro C. Non valse l'intervento in favore di quest'ultimo dei grandi signori, suoi aderenti; l'8 febbraio 1363 il duca impose alla città di far ritornare e indennizzare i patrizî, di fare una ripartizione giusta e non puramente nominale delle cariche, fin allora riserbate ai partigiani di C., e di ristabilire la pace interna.
Il regno di C. ebbe cosi fine. Il dittatore caduto si ritirò nel principato di Liegi e tentò un nuovo sollevamento dei suoi partigiani a Lovanio. Il 31 maggio 1364, il duca lo proscrisse. Il C. si rifugiò in Olanda, dove visse miseramente fino al 1369, quando ottenne il permesso di ritornare a Lovanio: e qui egli visse nell'oscurità fino alla morte (1370).
Bibl.: H. Pirenne, Histoire de Belgique, II, 3ª ed., Bruelles 1923; E. Poullet, Coutereel, in Biographie nationale de Belgique, IV, Bruxelles 1873; H. van der Linden, Geschiedenis van de Stad Leuven, Lovanio 1899; id., Histoire de la constitution de la ville de Louvain au Moyen âge, Gand 1982; E. van Even, Louvain dans le passée et dans le présent, Lovanio 1895.