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VERGNIAUD, Pierre-Victurnien

di Francesco Lemmi - Enciclopedia Italiana (1937)
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VERGNIAUD, Pierre-Victurnien

Francesco Lemmi

Nato a Limoges da famiglia borghese il 31 maggio 1753, ghigliottinato a Parigi il 31 ottobre 1793. Studiò a Parigi e il 25 agosto 1781 fu nominato, con la protezione del Turgot e di J.-B. Mercier Dupaty, avvocato al parlamento di Bordeaux. Capitano della guardia nazionale (luglio 1789), amministratore della Gironda (maggio 1790), deputato eloquentissimo all'Assemblea legislativa (settembre 1791), parve allora a molti un nuovo Mirabeau. Il 30 ottobre 1791 fu eletto presidente dell'Assemblea. Monarchico costituzionale, partigiano della guerra, mancava però di carattere e, come tutti, più o meno, i girondini, di vero temperamento politico. Tra il 20 e il 28 giugno 1792, insieme con A. Gensonné e con M.-É. Guadet, e poi da solo, promise segretamente il suo appoggio a Luigi XVI purché richiamasse il ministero Roland. Ma il tentativo fallì; ond'egli divenne, con poco entusiasmo, repubblicano. Il 10 agosto, pronunziò, come presidente dell'Assemblea, la sentenza di sospensione del re. Nel gennaio 1793, alla Convenzione, ammise la colpevolezza di Luigi XVI, ma sostenne anche che questo giudizio doveva essere sottoposto alla ratifica del popolo. Rimasto in minoranza, votò, non senza qualche esitazione, per la morte immediata. Combatté poscia, insieme con il suo gruppo, contro Marat, Danton e Robespierre, ma non fu mai, come si disse genericamente allora, federalista. Il 2 giugno 1793 si mostrò fiacco e indeciso. Nessuno tra i girondini, se si eccettua il Condorcet, fu, come il V., così profondamente rimpianto, già sotto i Termidoristi.

Bibl.: C. Vatel, V. Manuscrits, lettres et papiers, pièces pour la plupart inédites, classées et annotées, Parigi 1873, voll. 2; E. Lintilhac, V. Le drame des Girondins, Parigi 1920. V. anche le opere generali sui Girondini.

Vedi anche
Brissot de Warville, Jacques-Pierre Brissot, detto Brissot de Warville ‹brisó d varvìl›, Jacques-Pierre Brissot, detto. - Uomo politico (Chartres 1754 - Parigi 1793); avvocato, malvisto per le sue audaci teorie (Recherches philosophiques sur la propriété et sur le vol, 1780; Théorie des lois criminelles, 1781; edizione della Bibliothèque philosophique ... Clavière, Étienne Clavière ‹-vi̯èer›, Étienne. - Finanziere e politico svizzero (Ginevra 1735- Parigi 1793); trasferitosi per motivi politici a Parigi, partecipò attivamente alla Rivoluzione criticando l'operato del Necker (Réponse au Mémoire de M. Necker concernant les assignats, 1790). Ministro dei contributi pubblici ... Girondini (fr. Girondins) Durante la Rivoluzione francese, appartenenti al gruppo politico formatosi all’Assemblea legislativa (1791) attorno alla frazione dei deputati del dipartimento della Gironda, quali P.-V. Vergniaud, M.-É. Guadet, M. Isnard, A. Gensonné e soprattutto J.-M. Roland de la Platière, J. Pétion, ... Danton, Georges-Jacques Danton ‹dãtõ´›, Georges-Jacques. - Uomo politico (Arcis-sur-Aube 1759 - Parigi 1794), fu uno dei protagonisti della rivoluzione francese. Vita e attività. Di famiglia borghese di provincia, fece l'avvocato a Parigi dal 1787 e sin dall'estate del 1789 fu tra gli agitatori più popolari nel club dei Cordiglieri ...
Tag
  • ASSEMBLEA LEGISLATIVA
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  • LUIGI XVI
  • CONDORCET
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Altri risultati per VERGNIAUD, Pierre-Victurnien
  • Vergniaud, Pierre-Victurnien
    Enciclopedia on line
    Uomo politico (Limoges 1753 - Parigi 1793), avvocato al parlamento di Bordeaux, aderì alla Rivoluzione (1789), e fu deputato alla Legislativa (1791) e alla Convenzione (1792). Monarchico costituzionale, assunse poi una posizione cautamente repubblicana e fece parte del gruppo girondino, del quale condivise ...
Vocabolario
pïèrre
pierre pïèrre s. m. e f. [lettura della sigla P(ubbliche) R(elazioni)], invar. – Persona che cura le relazioni esterne di un’istituzione o di un’azienda.
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