CAMBON, Pierre-Paul
Uomo politico francese, fratello del precedente, nato a Parigi il 20 gennaio 1843, morto ivi il 29 maggio 1924. Segretario particolare di Jules Ferry quando questi era prefetto della Senna, percorse la carriera delle prefetture nel primo decennio della terza Repubblica francese. All'indomani dell'occupazione francese di Tunisi il C. fu nominato residente generale presso il bey e vi rimase per quattro anni, contrassegnati da una serie d'incidenti col governo italiano. Nel 1886 fu nominato ambasciatore a Madrid e nel 1891 a Costantinopoli, nel periodo delle persecuzioni musulmane contro gli Armeni. Il C. cercò di destreggiarsi fra le iniziative spesso divergenti dei suoi colleghi inglese e russo, mirando a concertare un intervento collettivo delle potenze occidentali per impedire la prosecuzioni dei massacri di quel popolo. Nominato (1898) ambasciatore a Londra, egli fu uno dei maggiori artefici dall'entente cordiale franco-inglese che staccò vieppiù l'Inghilterra dalla triplice alleanza, superando le preesistenti diffidenze che avevano paralizzato sino allora gli sforzi di conciliazione fra l'Inghilterra e la Russia. Nella crisi del luglio 1914, il vigore, l'abilità e soprattutto l'ascendente di cui godeva ormai il C. nelle alte sfere inglesi valsero a trasformare il Gentlemen's agreement, che vincolava tutt'al più l'Inghilterra a sostenere la resistenza francese contro un colpo di forza tedesco, in un'effettiva e immediata cooperazione marittima e militare. Il C. negoziò e concluse in seguito il patto sottoscritto a Londra nel settembre fra le potenze dell'Intesa per escludere ogni velleità di trattare una pace separata. Nei mesi seguenti rappresentò il governo francese nelle trattative col governo italiano per ottenere l'entrata in guerra dell'Italia a fianco dell'Intesa e firmò nell'aprile, con l'ambasciatore italiano Imperiali, il trattato di Londra. Andò a riposo nel 1920.