SCHUHL, Pierre-Maxime
Filosofo e storico della filosofia francese, nato a Parigi il 28 giugno 1902, morto ivi il 5 maggio 1984. Allievo dell'Ecole Normale Supérieure, dove poi insegnò, fu incaricato presso diverse università, titolare alla Sorbonne (1946-72), dopo la guerra e la prigionia. Membro dell'Académie des Sciences Morales et Politiques, fondò il Centre de recherches sur la pensée antique (Centre L. Robin). Fondamentale resta l'Essai sur la formation de la pensée grecque. Introduction historique à une étude de la philosophie platonicienne (1934; 2ª ediz. accresciuta, 1949), che rinnovava quella tradizione di studi, collocando il pensiero greco arcaico nel suo ambiente sociale, politico, religioso, e nel suo farsi a partire dal pensiero mitico. Influenzato da L. Gernet e da H. Lévy-Bruhl, influenzerà a sua volta i lavori di J.-P. Vernant. Anche Machinisme et philosophie (1938, 19693) fece epoca: la presenza di una manodopera di schiavi spiegherebbe l'indifferenza e l'inerzia dei Greci nel campo delle invenzioni tecniche. Dal 1952 S. fu direttore della Revue philosophique de la France et de l'Etranger. Negli ultimi anni un suo Carnet de notes era testimonianza dell'ampiezza della sua cultura e dei suoi interessi per l'arte, la religione, la tradizione giudaica e lo sviluppo industriale.
Opere principali: Platon et l'art de son temps (Arts plastiques) (1934; 2ª ediz. accresciuta, 1952); La fabulation platonicienne (1947; 2ª ediz. rifatta, 1968); La pensée de Lord Bacon (1949); L'oeuvre de Platon (1954, 19725); Remarques sur le rapport entre la philosophie et les arts plastiques (1977); Le culte des héros (1977).
Bibl.: s.v., in Dictionnaire des philosophes, a cura di D. Huisman, Parigi 1984; P. Aubenque, P.-M. Schuhl, in Etudes philosophiques, 4 (1985), pp. 546-47; M. Lassègue, Hommage à la mémoire de P.-M. Schuhl, le philosophe, in Revue des études juives, 144 (1985), pp. 401-03; E. Roos, P.-M. Schuhl, le président de la Société des études juives, ibid., pp. 405-07.