LACRETELLE, Pierre-Louis de
Giurista e scrittore, nato a Metz nel 1751, morto a Parigi il 5 settembre 1824, fratello del precedente. Figlio di avvocato, ne seguì la professione, pubblicando qualche saggio giuridico (Mélanges de jurispr. et de philos., Parigi 1779). Passato a Parigi, collaborò al Répertoire de jurisprudence del Guyot, ottenne notorietà con il suo Éloge de Montausier (1781), si legò agli Enciclopedisti, di cui accettò gl'ideali filantropici, politici ed economici, ma ne rigettò il carattere irreligioso. Il Discours sur les peines infamantes (1784) gli valse il premio dell'Académie française, di cui più tardi fece parte. Incaricato da Luigi XVI di preparare un progetto di riforma della legislazione penale (1787) e dal Necker per la redazione d'un Mémoire sur l'institution des bureaux de finance (1789), fu deputato di Parigi nell'Assemblea legislativa (1791), difendendo energicamente la costituzione e rivelando sempre grande spirito di giustizia e di equilibrio. Durante il Direttorio fece parte del corpo legislativo (1801), poi dell'Institut (1803), mantenendo i suoi atteggiamenti indipendenti; ma durante l'impero visse appartato, né riacquistò la sua autorità politica con Luigi XVIII; anzi, passato all'opposizione liberale, collaborò con B. Constant alla Minerve française con vivacità polemica e aggressiva. Nel 1821 si ritirò dalla vita pubblica, curando l'edizione delle sue opere e lavorando a un'ampia autobiografia.
Opere: L. poté riunire soltanto 6 volumi dei 15 in cui aveva diviso la sua lunga e varia opera (Parigi 1823-24): Éloquence judiciaire et philosophie législative (voll. 3); Portraits et tableaux (voll. 2); Mélanges de phjlosophie et de littérature (1802, voll. 2); Œuvres judiciaires (1807, voll. 3).