LEROUX, Pierre
Pubblicista e uomo politico francese, nato a Bercy (Parigi) il 17 aprile 1797, morto a Parigi l'11 aprile 1871. È uno dei principali rappresentanti del movimento di pensiero che, capeggiato dal Saint-Simon, continua in Francia, nella prima metà dell'Ottocento, la tradizione illuministica, e prepara l'avvento del positivismo comtiano. Molte fra le più tipiche idee del Comte si trovano infatti già delineate nel L., che tende anch'egli a sostituire lo spiritualismo metafisico e dogmatico con una nuova religione sociale dell'umanità e del suo infinito progresso. Dapprima semplice tipografo, s'imbevve delle idee dei sansimoniani e fu tra i fondatori di Le globe (1824), che divenne l'organo del partito. Uscito dalle file di questo per dissensi con l'Enfantin cercò di dar vita a un altro sistema socialista, illudendosi di poter far coesistere misticismo pitagorico e dottrine buddhiste con i principî del sansimonianismo. Collaborò alla Revue des deux mondes; fondò con G. Sand la Revue indépendante; tentò di realizzare le sue idee di associazione ugualitaria nella stamperia da lui aperta a Broussac (1845). Prese parte alla rivoluzione del febbraio 1848: fu membro della Costituente e della Legislativa, ma senza grande influenza. Proscritto dopo il 2 dicembre, tornò in Francia in seguito all'amnistia del 1859.
Scritti principali: Réfutation de l'éclecticisme (Parigi 1839; è un estratto dell'Encyclopédie nouvelle, di cui il L. fu condirettore insieme con J. Reynaud, e combatte la filosofia eclettica del Cousin); De l'Humanité, de son principe et de son avenir (voll. 2, Parigi 1840; 2ª ed., 1845); Sept discours sur la situation actuelle de la societé et de l'esprit humain (voll. 2, ivi 1841; 2ª ed., 1847); Du christianisme et de ses origines démocratiques (ivi 1848). Scrisse anche un poema socialista, La grève de Samarez (1863-64).
Bibl.: P. F. Thomas, P. L., savie, son øvre, sa doctrine, Parigi 1904; J. G. Fidao-Justiniani, P. L., Parigi 1912.