Pubblicista e uomo politico francese (Bercy, Parigi, 1797 - Parigi 1871). Seguace di C.-H. Saint-Simon, collaborò (dal 1824) a Le Globe e nel 1841 fu uno dei fondatori della Revue indépendante; precorse le idee positiviste di A. Comte, propugnando una nuova religione sociale dell'umanità alla quale diede il nome di "solidarismo", che ebbe una certa influenza anche su letterati e romanzieri (G. Sand e V. Hugo, nell'esilio comune a Jersey). Tra i primi (1835 circa) usò il termine socialismo. Prese parte alla rivoluzione di febbraio del 1848, fu membro della Costituente e della Legislativa. Inclinò più tardi verso un misticismo d'ispirazione tra pitagorica e buddista. Dopo il colpo di stato del 1851 si rifugiò in Inghilterra, e tornò in Francia solo nel 1869. Opere principali: De l'égalité (1838); Réfutation de l'éclectisme (1839); De l'humanité, de son principe et de son avenir (2 voll., 1840); Sept discours (2 voll., 1841); Du christianisme et de ses origines démocratiques (1848); Projet d'une constitution démocratique et sociale (1848).