Astronomo francese (Parigi 1824 - ivi 1907), direttore (dal 1875) del nuovo osservatorio astrofisico di Meudon, presso Parigi. Dal 1883 socio straniero dei Lincei. Nel 1857 andò in Perù con i fratelli Grandidier per la determinazione dell'equatore magnetico; nel 1861 si recò a Roma, dove studiò alcuni spettri stellari col padre Secchi. Fu tra i primi a individuare le righe telluriche dello spettro solare e, contemporaneamente a N. Lockyer (ma indipendentemente), mostrò la possibilità di osservare mediante lo spettroscopio le protuberanze del Sole al di fuori delle eclissi totali (1868). Per studiare il passaggio di Venere sul Sole (1874), costruì una macchina fotografica a funzionamento automatico e periodico, con la quale ottenne una serie di immagini del fenomeno a intervalli regolari di tempo (tentò, poi, ma senza successo, di riprendere fasi del movimento di animali). Nel 1893 stabilì un osservatorio sul M. Bianco; gli si deve, inoltre, un bell'atlante di fotografie solari (1904).