Proudhon, Pierre-Joseph
Pensatore, economista e sociologo francese (Besançon 1809 - Parigi 1865). Nato da una famiglia di modeste condizioni, abbandonò gli studi per lavorare come tipografo. Partecipò alla rivoluzione del 1848, venendo eletto all’Assemblea Nazionale, ma sempre critico verso ogni forma di autoritarismo e violenza, così come emerge dalla sua attività di pubblicista. Oppositore di Napoleone III, fu incarcercato (1849-52) e, nel 1858, dovette espatriare in Belgio a causa delle sue posizioni anticlericali, rientrando a Parigi poco tempo prima di morire. Considerato padre dell’anarchismo moderno, sostenitore di un sistema economico fondato sull’autogestione (mutualismo), fu critico sia dello Stato borghese e della proprietà privata (pur non mirando alla sua abolizione) sia del comunismo, considerandolo una forma oppressiva di governo. Tra le opere: Qu’est-ce que la propriété? (1840); Théorie de la propriété (1866).