JOUVE, Pierre-Jean
Poeta, narratore e critico francese, nato ad Arras (Artois) l'11 ottobre 1887. Compì studî scientifici, ma ancor giovanissimo si volse alle lettere esordendo quale fondatore e direttore, dal 1907 al 1910, della rivista Le bandeau d'or e coi volumi di versi Les muses romaines et florentines, 1910; Présences, 1912; Parler, 1913, che si adeguano al gusto più avanzato del momento.
Pacifista e molto amico di Rolland al quale dedicò un volume: R. Rolland vivant 1914-19,1920; l'esperienza della prima Guerra mondiale diede rilievo al suo temperamento di scrittore nelle accorate proteste di Vous êtes des hommes, 1915, del Poème contre le grand crime, 1916, della Danse des morts, 1917, e in Hôtel-Dieu, récits d'hôpital en 1915, 1920. Tonalità ugualmente gravi e malinconiche manifestano le successive raccolte di versi: Heures, livre de la nuit, 1919; Heures, livre de la grâce, 1920; Tragiques, suivis du voyage sentimental, 1923, ove sono alcuni componimenti ispirati dai suoi viaggi in Austria, in Germania e a Firenze. Prière, 1923; Les Mystérieuses Noces, 1925; Nouvelles Noces, 1926; Le Paradis perdu, 1929; ed. definitiva 1942; La Symphonie à Dieu, 1930; Sueur de sang, 1933, accentuano la religiosità di J., non attenuano l'impronta sapiente del suo stile. Degli anni tra le due guerre è anche la migliore produzione narrativa (Paulina 1880, 1925; Le Monde désert, 1926; Beauregard, 1927; Hécate, 1928; Vagadu, 1931; Histoires sanglantes, 1932; La scène capitale, 1935). La nuova guerra ha ribadito la sua mestizia pensosa del destino umano, in lui tuttavia lenita dal conforto e dalla certezza della fede. Dal 1941 al 1944 rifugiato in Svizzera, vi ha pubblicato alcune raccolte di versi: Gloire, 1941; Porche à la nuit des saints, 1941; Vers majeurs, ultimamente raccolte nel volume La Vierge de Paris, 1947, e alcuni studî critici assai impegnativi: Tombeau de Baudelaire, 1941; Le Don Juan de Mozart, 1942; Défense et illustration, Friburgo 1944.
Bibl.: S. A. Rhodes, William Blake and P. J. Jouve, in Romanic Review, XXIV, 1933; id., Disciple of William Blake, in Sewanee Review, XLI, 1933; Cahiers du Sud, Hommage à P.-J. J., aprile 1936; P. Alexandre, Découvertes de P.-J. J., in Bulletin Mensuel de la "Guide du livre", 1941, n. 12; A. Anglès, Nocturens, in Confluences, 1942, f. 13; P. Patocchi, La poesia di P.-J. J., in La Svizzera Italiana, 1945, n. 2; P. Emmanuel, P.-J. J., in Fontaine, aprile 1935, n. 45.