FRESNAY, Pierre (App. III, 1, p. 686)
Attore francese, morto a Parigi il 9 gennaio 1975. Con J. Gabin, L. Jouvet, P. Brasseur e J. Berry è stato uno dei "cinque grandi" del cinema francese d'anteguerra, con un'attività culminata nel successo della Grande illusion (La grande illusione, 1937) di J. Renoir, in cui, con una recitazione finissima, nemica di qualsiasi esibizionismo, aveva portato a compiuta perfezione il carattere di un ufficiale aristocratico sottilmente imbevuto di spirito di casta. Nel dopoguerra, dopo essersi imposto con una serie d'interpretazioni sostenute da una spiritualità intensa, a cominciare da quella di Monsieur Vincent, 1947 (di Maurice Cloche), premiata alla Mostra di Venezia, torna spesso ai modi eleganti e raffinati del personaggio della Grande illusion (Les aristocrates, 1955, di Denys de la Patellière) e non li abbandona neanche in seguito, in film di più modesto impegno (L'Homme aux clés d'or, 1956, e Tant d'amour perdu, Le insaziabili, 1958, di Léo Joannon). La sua ultima interpretazione è Les vieux de la vieille (Gli allegri veterani, 1960, di Gilles Grangier), in cui, a fianco di J. Gabin, dava nuovamente vita a un personaggio dagli accenti bruschi e spigolosi, un po' come quelli del suo periodo "mistico" (da Dieu a besoin des hommes, 1950, di J. Delannoy, a Le défroqué, Lo spretato, 1953 di L. Joannon).