MARTIN, Pierre-Émile
Inventore francese, nato a Bourges il 18 agosto 1824, morto a Fourchambault il 21 maggio 1915. Il padre François-Marie-Émile possedeva ferriere a Fourchambault. Il M. studiò all'Ècole des mines di Parigi e dal 1844 collaborò con il padre nella direzione delle ferriere. Nel 1854, avendo il padre acquistato stabilimenti a Sireuil, passò alla direzione di questi. A partire dal 1861, con l'aiuto d'un fratello, iniziò tentativi per la fabbricazione di acciaio fuso con rottami di ferro e ghisa, ma non conseguì risultati mancando di apparecchi capaci di produrre le alte temperature necessarie. Più tardi, utilizzando il forno Siemens a gas di gassogeno e ricuperatore, riuscì e nel 1865 brevettò il nuovo procedimento (Martin-Siemens). Nel 1869 già 25 forni Martin funzionavano in Francia. I forni Martin erano a suola acida, ma, dopo la scoperta di S. G. Thomas del 1878, poterono funzionare anche con suola basica e portarono a un notevole incremento nella produzione mondiale dell'acciaio (v. ferro, XV, p. 88 segg.).