VILLENEUVE, Pierre-Charles-Jean-Baptiste-Silvestre de
Ammiraglio francese, nato a Valensoles in Provenza il 31 dicembre 1763, morto a Rennes il 22 aprile 1806. Guardiamarina appena quindicenne, fece rapida carriera pervenendo al grado di capitano di vascello nel 1793 e a quello di contrammiraglio nel 1796. Prese parte alle spedizioni d'Egitto, distinguendosi ad Abukir. Ricevette poi dal Primo Console il governo della Martinica (1801), il grado di viceammiraglio (1804) e il comando delle forze navali destinate a operare contro l'Inghilterra.
Nel 1805 salpò da Tolone con 11 vascelli di linea, 7 fregate e 2 brigantini che trasportavano un corpo di truppe, e giunse il 9 aprile davanti a Cadice. Rinforzato dalla squadra dell'ammiraglio spagnolo F. Gravina (14 vascelli), V. si diresse alle Antille, entrò il 14 maggio nella rada del Forte Reale della Martinica, e là trovò 4 vascelli e 1 fregata spagnoli che si unirono a lui. Scopo della diversione alle Antille era di attrarre la squadra inglese (che avrebbe dovuto così abbandonare la Manica) e ritornare il più rapidamente possibile in patria per trasportare in Inghilterra il corpo di spedizione riunito al Campo di Boulogne. Mentre Nelson, contrariato dai venti, perdeva un tempo prezioso alla ricerca dei Francesi, V., ancora rinforzato da 3 unità provenienti da Rochefort, conquistò il forte Diamante, ritenuto inespugnabile. Il 4 giugno salpò dalla rada di Porto Reale, costeggiò la Dominica, si spinse davanti alla Guadalupa; l'8 fece dalle sue unità leggiere dare caccia a un convoglio e lo catturò spedendolo alla Guadalupa. Il 9 giugno, informato che la squadra inglese era giunta alla Barbados, giudicò ottenuto il suo scopo (allontanamento delle forze nemiche dai mari d'Europa), e decise di proseguire il suo piano. Il 3 luglio le sue unità leggiere catturarono un corsaro inglese; il 22 luglio il V. incontrò presso Capo Finisterre la squadra di sir Robert Calder e le diede battaglia. L'esito fu incerto, calò la notte, e il giorno seguente non fu possibile, causa il vento contrario, riprendere l'azione. Il 24 la squadra inglese si era allontanata e non riuscì al V. d'inseguirla, sicché egli approdò a Vigo. Il 2 agosto si congiunse nella baia di Arris con la squadra del Ferrol; poi, dopo aver tentato di riunirsi alla squadra di Brest, ostacolato dal vento impetuoso, entrò in Cadice il 20 agosto. Qui fu bloccato da Nelson e, quando volle uscire, fu battuto e fatto prigioniero a Trafalgar. Riavuta la libertà, volle recarsi a Parigi per giustificare la sua condotta, ma, giunto a Rennes, si tolse la vita.