• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

BOULEZ, Pierre

di Leonardo Pinzauti - Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1978)
  • Condividi

BOULEZ, Pierre

Leonardo Pinzauti

Compositore, direttore d'orchestra e saggista francese, nato a Montbrison, Loira, il 26 marzo 1925. Avviato dapprima agli studi scientifici, dopo aver per breve tempo frequentato il Politecnico, s'iscrisse al conservatorio di Parigi, dove compì gli studi di composizione nel 1943 con O. Messiaen, segnalandosi con un primo premio in armonia. Fra il 1945 e il 1946 fu allievo di R. Leibowitz, l'apostolo francese della dodecafonia, e successivamente collaborò con P. Schaeffer alle sperimentazioni di musica "concreta"; ma intanto, nel 1946, per interessamento di A. Honegger, era stato nominato direttore musicale della compagnia di J. L. Barrault, dove restò fino al 1956. Fondatore (1954), dei concerti del "Domaine musical" a Parigi, che ha diretto fino al 1967, nel 1958 si stabilì a Baden-Baden, direttore del laboratorio di ricerche musicali della Südwestfunk. Segnalatosi su piano internazionale a Darmstadt con Poliphonie X (1951), dal 1955 fu chiamato a tener corsi, oltre che a Darmstadt, all'Accademia di musica di Basilea e alla Harvard University. E nel 1957 l'inizio della sua clamorosa attività di direttore d'orchestra, che lo ha portato a essere considerato, specialmente nel repertorio novecentesco e nelle musiche di Wagner, personalità di grande rilievo anche come interprete: nel 1963 dette a Parigi la prima esecuzione in Francia del Wozzeck di Berg; nel 1966 debuttò al festival di Bayreuth con Parsifal di Wagner, affrontando (1976) anche la Tetralogia, la cui inconsueta realizzazione, proprio nella città wagneriana, ha suscitato entusiastici consensi e durissime riserve. Succeduto a L. Bernstein, ha diretto la Filarmonica di New York (1970-1976), realizzando anche numerose e pregevoli incisioni discografiche.

L'attività di B., per la complessità dei risultati e la vastità dei campi nei quali è emersa nell'ultimo dopoguerra, gli ha valso un prestigio di caposcuola a partire dagli anni Cinquanta: intelligenza tipicamente francese nel suo insaziabile bisogno di chiarezza e di razionalità, B. è partito dalle sue giovanili esperienze nella tecnica seriale per applicarla con integrale radicalismo strutturale. Per questo, più che da Schoenberg (di cui criticò l'opera in un articolo celeberrimo del 1952, Schoenberg est mort), da lui accusato di aver mantenuto saldi legami con le tradizioni della musica tonale proprio attraverso la tecnica dodecafonica (in sostanza, a suo avviso, una "restaurazione" della sensibilità romantica), B. è partito da A. Webern per portare alle estreme conseguenze il linguaggio seriale, applicandolo anche ai timbri, alla dinamica, alle figure ritmiche, ecc. Ne sono derivate opere il cui "discorso" procede attraverso una successione di eventi sonori isolati fra loro, ma collegati da rigorose strutture che li rendono percepibili come "oggetti sonori", godibili per l'imprevedibilità e la lucida chiarezza delle loro forme, sempre più libere dal peso "estetico" della tradizione musicale europea. Di qui la tendenza di B. (che ha dedicato all'argomento molti saggi) a considerare C. Debussy, e non Schoenberg, l'autentico e più originale caposcuola della musica novecentesca, avendo fra l'altro precorso gl'interessi recenti e sistematici per le esperienze musicali dell'Oriente.

Veri e propri capolavori di B. sono considerati: la Seconda sonata per pianoforte, Le marteau sans maître (1953-55), e Pli selon pli (1958-60), in un processo che tende a unire al rigore e alla razionalità delle strutture sonore, una "spazialità" dei fatti musicali, in questo rispecchiando, più di recente, l'influenza di certi atteggiamenti di J. Cage.

Composizioni. - Le opere principali sono: tre Sonate per pianoforte (1946-1949-1959); Sonatina per flauto e pianoforte (1946); Le soleil des eaux, per voce e orchestra (1948); Livre pour Quatuor, per quartetto d'archi (1949); Le visage nuptial, per soli, coro femminile e orchestra; Polyphonie X, per diciotto strumenti (1951); Le marteau sans maître, per contralto e strumenti (1955); Structures per due pianoforti (1956 e 1961); Double, per tre orchestre e suoni elettronici (1959); Pli selon pli, Portrait de Mallarmé, per soprano e orchestra (1958-62); Eclat, per 15 strumenti (1965); Domaines, per clarinetto e gruppi concertanti (1968); Livres pour cordes (1968); Cummings ist der Dichter, per sedici voci e strumenti (1970).

Scritti. - Penser la musique aujourd'hui, 1964; Relevés d'apprenti, 1966 (trad. it. Torino 1968), che comprende una parte dei suoi numerosissimi saggi pubblicati su giornali e riviste.

Bibl.: A. Goléa, Rencontres avec P. Boulez, Parigi 1958; F. Lesure, P. Boulez, in Musica d'oggi, 1958; G. Ligeti, P. Boulez, in Die Reihe, 1958; M. Butor, Mallarmé selon Boulez, in Melos, 1961; M. Cadieu, Incontro con P. Boulez, in Disclub, Firenze 1965; M. Bortolotto, Fase seconda, Torino 1968; L. Pinzauti, A colloquio con P. Boulez, in Nuova rivista musicale italiana, n. 2, 1973.

Vedi anche
John Cage Musicista statunitense (Los Angeles 1912 - New York 1992). Allievo di H. Cowell, di A. Schönberg e di E. Varèse, dal 1956 al 1960 ha insegnato alla New School di New York. Musicista eccentrico e ironico, si è affermato soprattutto come pianista e compositore d'avanguardia. Ha ideato il "pianoforte preparato" ... dodecafonia Sistema di composizione musicale, inventato a Vienna da A. Schönberg nei primi anni del 20° secolo. Nella d. i dodici suoni della scala cromatica temperata sono posti in relazione uno con l’altro senza che i loro rapporti siano in alcun modo riferibili a una nota fondamentale (come invece avviene nella ... Schaeffer Compositore (Nancy 1910 - Les Milles, Bocche del Rodano, 1995). Dopo avere studiato a Parigi, ove per qualche tempo fu tecnico del suono presso l'RTF, nel 1942 fondò lo Studio d'essai di musica registrata e nel 1948 costituì il Groupe de recherches de musique concrète, cui collaborarono O. Messiaen, ... musica concreta Denominazione coniata nel 1948 dal compositore e teorico francese P. Schaeffer per designare una nuova corrente musicale (di cui è stato ideatore e primo realizzatore) basata sulla registrazione su nastro magnetico di suoni e rumori ambientali da usarsi come materiale creativo. Questo materiale viene ...
Categorie
  • TEMI GENERALI in Musica
Tag
  • MUSICA "CONCRETA
  • DODECAFONIA
  • BADEN-BADEN
  • PIANOFORTE
  • CLARINETTO
Altri risultati per BOULEZ, Pierre
  • Boulez, Pierre
    Lessico del XXI Secolo (2012)
    Boulez, Pierre. – Musicista francese (n. Montbrison 1925). Allievo di O. Messiaen al Conservatorio di Parigi (1942), studia la tecnica dodecafonica sotto la guida di R. Leibowitz affermandosi ben presto come una delle figure di spicco della nuova avanguardia musicale post-weberniana. Figura centrale ...
  • Boulez, Pierre
    Enciclopedia on line
    Musicista francese (Montbrison 1925 - Baden-Baden 2016). Allievo di O. Messiaen e di R. Leibowitz, è uno dei più apprezzati compositori della nuova avanguardia musicale post-weberniana. Fra i principali lavori del suo primo periodo di attività figurano le composizioni vocali-strumentali Le visage nuptial ...
  • BOULEZ, Pierre
    Enciclopedia Italiana - V Appendice (1991)
    (App. III, I, p. 255; IV, I, p. 307) Compositore, direttore d'orchestra e saggista francese. Dopo il 1976, lasciata la direzione della Filarmonica di New York, si è dedicato quasi esclusivamente all'attività di compositore (ma continuando a dirigere in Francia e all'estero propri lavori, quasi sempre ...
Vocabolario
pïèrre
pierre pïèrre s. m. e f. [lettura della sigla P(ubbliche) R(elazioni)], invar. – Persona che cura le relazioni esterne di un’istituzione o di un’azienda.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali