BONTEMPS, Pierre
Scultore. Nacque prima del 1520, morì dopo il 1562. Se ne ignorano le origini. Lavorò a Fontainebleau fra il 1536 e il 1550, e così ebbe modo di studiare le sculture antiche portate dal Rosso e dal Primaticcio. Quando Philibert de l'Orme fu incaricato del sepolcro del defunto Francesco I (1547), fece parte del manipolo di scultori adunati per quell'opera, insieme con Fr. Marchand; e alla morte di questo, ebbe parte preponderante nei lavori, anzi terminò la tomba da solo. Perseguitato nel 1562 come eretico, fuggi da Parigi, e da allora non v'è più traccia di lui.
Fra i suoi lavori a Fontainebleau, citiamo la fusione d'un Laocoonte e di un Apollo del Belvedere, ora al Louvre. Le sculture per la tomba di Francesco I a Saint-Denis sono la sua opera principale. Consta, dalle più recenti indagini, che egli eseguì in collaborazione col Marchand le figure giacenti e oranti del re e della regina (1549-1551) e da solo le altre figure del delfino Francesco, del duca d'Orléans, della principessa Carlotta oranti (dopo il 1551). I bassorilievi dello stilobate del monumento raffiguranti scene guerresche delle campagne di Francesco I in Italia, con armi e costumi rappresentati scrupolosamente, sono la sua opera più celebre insieme con l'altro capolavoro che è l'urna funeraria contenente il cuore di Francesco I (1550). Tra i pochi altri lavori mal noti è da ricordare la statua sepolcrale di Ch. de Maigny (1557) al Louvre.
Il B. è uno dei maggiori scultori francesi del sec. XVI. Formatosi alla scuola degli Italiani, ne conservò una certa grazia e morbidezza; pur con una sua maniera fine, precisa e pittoresca, decisamente francese.
Bibl.: M. Roy, Un grand artiste de la Renaissance: P. B., in Mém. de la société des antiquaires de France, LXX (1910), pagine 265-70; S. Lami, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IV, Lipsia 1911; A. Arsène, P. B., in La Renaissance, 1929, pp. 302-05; M. Roy, Le sculpteur P. B., in Artistes et mon. de la Ren. en France, Parigi 1929; pp. 391-417.