AUBRY, Pierre
Musicologo nato a Parigi il 14 febbraio 1874, morto a Dieppe, per una ferita accidentale durante un'esercitazione di scherma, il 31 agosto 1910. Con Antonio Restori e con il Beck egli fu uno dei più attivi studiosi dell'arte e più specialmente della musica trovadorica. Importantissime fra le sue opere quella intitolata Cent motets du XIII siècle (Parigi 1908) e, come opera di volgarizzazione, il volume Trouvères et Troubadours (Parigi 1909).
Se le ricerche storiche e le pubblicazioni di antichi testi fatte dall'Aubry furono lodate e ammirate da tutti gli studiosi, assai furono discusse e contrastate le sue interpretazioni e trascrizioni, specialmente riguardo alla ritmica.
Negli ultimi lavori, a cominciare dal 1907, l'Aubry mise da parte la teoria franconiana per adottare, nelle trascrizioni, quella modale prefranconiana già esposta e sostenuta dal Beck (e poi dal Beck ampiamente dimostrata nel libro Die Melodien der Troubadours, Strasburgo 1908); ma neanche i risultati del nuovo sistema appaiono del tutto soddisfacenti. Per quanto possa sembrare antiscientifico e arbitrario, si può forse affermare che le melodie trovadoriche, dovendo corrispondere nel ritmo a una poesia che non è riducibile in formule ritmiche secondo rapporti rigorosi di quantità, non possono essere notate che secondo il ritmo naturale libero delle poesie onde nacquero o alle quali furono adattate; e che dunque una strofa trovadorica può comprendere anche misure ritmiche diverse, cioè battute di ritmo binario e battute di ritmo ternario.
L'Aubry, professò storia della musica nella Ècole des hautes études sociales di Parigi.