Ginori Conti, Piero
Conti Industriale e bibliofilo (Firenze 1865-ivi 1939); direttore degli stabilimenti De Larderel, unificò le varie singole imprese nella Società boracifera di Larderello. Fu nominato senatore nel 1919.
Nel suo palazzo di via della Scala aveva riunito e adeguatamente sistemato una cospicua raccolta di manoscritti e libri rari (Fondazione G.C.), tra i quali notevole la collezione di antiche edizioni savonaroliane.
Alla sua morte la biblioteca andò smembrata; soltanto una parte è conservata alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, che la ricevette dagli eredi, i quali intendevano così interpretare la volontà espressa dall'illustre bibliofilo. Sono un incunabulo rarissimo e 18 unità manoscritte, una delle quali comprende l'Archivio Michelozzi e in esso le 16 pergamene concernenti l'attività di Piero di Dante Alighieri in Verona, già pubblicate a cura dello stesso Ginori Conti. Al rimanente della raccolta furono date destinazioni diverse. Per quanto concerne il materiale dantesco, il codice già Poggiali Vernon passato al G.C. attraverso Giuseppe Martini, che contiene una silloge dei più antichi commenti interi o frammentari della Commedia, meritamente famoso come testimonianza degli studi su D. nel sec. XIV, fa oggi parte della Biblioteca Dantesca di S. Francesco a Ravenna. Altri codici sono stati acquistati dalla Società Dantesca di Firenze; tra l'altro quello di Rime antiche del sec. XIV emiliano, proveniente dalla biblioteca Strozzi, già studiato dal Bertoni e poi pubblicato a cura del Ginori Conti.
Bibl. - Mostra di codici ed edizioni dantesche, Firenze 1965, 95-96 (Codice Vernon) e bibl. ivi; P.G.C., Vita e opere di Piero di D.A. con documenti inediti (le pergamene oggi alla Bibl. Nazionale Centrale di Firenze), ibid. 1939; G. Bertoni, Un canzonieretto dello Stil novo, in " Arch. Romanicum " XX (1936) 281-284; P. G.C., Rime antiche secondo la lezione di un testo a penna, Firenze 1939.