MEDICI, Piero di Lorenzo de'
Nato dal Magnifico Lorenzo e da Clarice Orsini nel 1472, ebbe maestro il Poliziano e mostrò precocità e vivezza d'ingegno; ma alle lettere e alla politica preferì le giostre, le cacce, le feste, gli amori. Sostituito con decreti delle magistrature fiorentine negli uffici del padre alla morte di lui (1492), fu impari alla gravità del momento. Offese il popolo, lasciando le apparenze di cittadino; amico degli Aragonesi, volle "servire a due altari". Nell'ora del pericolo, quando Carlo VIII si accostava ai confini del dominio, si trovò solo e si gettò nelle braccia del re, sperando di ottenere per sé e per Firenze condizioni migliori, ma dovette cedere alle gravi imposizioni del re. Al suo ritorno, i Fiorentini tumultuarono e lo cacciarono di città (9 novembre 1494). Fece vani tentativi per rientrare; visse a lungo a Roma, entrando in relazioni amichevoli con i Borgia; morì nell'esercito francese, al passo del Garigliano (1503) e fu sepolto a Montecassino.
Bibl.: Oltre alle storie dei Medici e di Firenze, cfr. G. Pieraccini, La stirpe dei Medici di Cafaggiuolo, I, Firenze 1924, p. 157 segg.; G. B. Picotti, La giovinezza di Leone X, Milano 1928; id., Per le relazioni fra Aless. VI e P. de' M., in Arch. stor. ital., I (1915), pp. 37-99; id., in Giorn. st. d. lett. ital., LXV e LXVI (1915); id., in Annali d. Univ. Toscane, n. s., XIV (1930), fasc. i.