PIERO di Cosimo
Pittore, nato a Firenze nel 1462, morto forse nel 1521. Allievo di Cosimo Rosselli, lo aiutò negli affreschi della Sistina. Impressionato tecnicamente dal Pollaiolo, da Leonardo, dal Signorelli, da Raffaello, è uno dei maestri più originali della scuola fiorentina per novità d'immaginazione, per comprensione della natura, per intimità del sentimento, per ricchezza cromatica. Tra i suoi primi lavori andò famosa la decorazione di una camera per i Benintendi con scene della vita primordiale dipinte su spalliere ora disperse: cacce, lotte con animali, battaglie di satiri e di centauri rievocanti con spiritosa fantasia l'esistenza e le passioni dell'umanità selvatica. Tra le opere di soggetto mitologico la Morte di Procri a Londra commuove intensamente per l'intimità patetica di cui è pervasa. Altro capolavoro è la Venere con Adone dormiente a Berlino con deliziosi particolari di animali, di fiori, di farfalle in un paese di sogno. Il Perseo che libera Andromeda agli Uffizî appartiene ad epoca più avanzata, leonardesco negli aggruppamenti, ispirato a incisioni nordiche nel paesaggio, dipinto con una finitezza e delicatezza mirabili. Incantevoli anche le storie di Prometeo a Monaco e a Strasburgo. Spunti poetici nei paesi e nei particolari si trovano ovunque anche nei suoi quadri sacri: tavole d'altare a Firenze, Uffizî, Ospedale degli Innocenti; a Berlino; a Sarasota, Flor., negli Stati Uniti; Madonne a Dresda, Strasburgo, Stoccolma, Louvre, ecc. Rari sono i suoi ritratti, ma di mirabile originalità, come quelli di Giuliano da San Gallo e dello Squarcialupi all'Aia, tra i più vivi e cromaticamente robusti del proprio tempo, come quello allegorico supposto di Simonetta Vespucci a Chantilly, pieno di poesia, come quello delicatissimo in sembianze di Maddalena nella Galleria nazionale d'Arte antica a Roma.
Furono suoi scolari Ridolfo del Ghirlandaio, il Franciabigio, Andrea del Sarto, il Pontormo. V. tavv. XLVII e XLVIII.
Bibl.: F. Knapp, P. di C., Halle 1899; A. Venturi, Storia dell'arte ital., VII, i, Milano 1911, pp. 696-712; R. van Marle, The Development of the Italian Schools of Painting, XIII, L'Aia 1931, pp. 335-90; B. Berenson, Italian Pictures of the Renaissance, Oxford 1932; B. Depulvart, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVII, Lipsia 1933 (con ampia bibl.).