CAPPONI, Piero
Nato nel 1446, morto nel 1496. Amico e partigiano di Lorenzo il Magnifico, si trovò poi a rappresentare una parte di grande effetto nella restaurata Repubblica, quando Piero dei Medici, troppo arrendevole a Carlo VIII, fu cacciato dal furore popolare. Nel primo periodo il C. servì la causa dei Medici e gl'interessi di Firenze come oratore a Lucca l'indomani della congiura dei Pazzi, come commissario dell'esercito per il riacquisto di Sarzana occupata dai Genovesi, come inviato al re di Napoli dopo la congiura dei Baroni. Per Piero dei Medici fu ambasciatore a Carlo VIII al fine di conoscerne le intenzioni, prima che cominciasse l'impresa d'Italia. Poi in Firenze, non più medicea, rintuzzò la minaccia del re di Francia con la storica risposta: "e se voi sonerete le vostre trombe noi daremo nelle campane". Per l'atto fiero del C., che ebbe un significato in quanto prospettava il travolgente impeto di un popolo preparato, Firenze ebbe migliori condizioni dall'invasore. Rimaneva Pisa ribelle al dominio fiorentino con gli aiuti di Carlo VIII; come commissario in campo in codesta guerra, il C. finiva nobilmente i suoi giorni, ucciso da un colpo di bombarda.
Fonti: G. Capponi, Storia della Repbblica di Firenze, Firenze 1875; L. Passerini, C. di Firenze, in P. Litta, Famiglie cel. ital.