BUONACCORSI, Piero
Nacque a Firenze da Giuliano nel 1519 durante il viaggio che la madre fece in Italia per accompagnare la duchessa di Urbino, Madeleine de La Tour d'Auvergne. Il padre lo fece venire in Francia nel 1531 e nel dicembre del 1538 gli ottenne lettere di naturalizzazione. Provvisto da Enrico II nel 1557 di un ufficio di général des finances nella generalità di Rouen, vi fu confermato il 27 dic. 1567. Il 15 maggio 1578 ricevette nuove lettere di provvisione in seguito all'editto del luglio del 1577 che unificava gli uffici di trésoriers de France e di généraux des finances, ne portava il numero a cinque per ogni generalità e istituiva gli uffici delle finanze. Il 12 giugno 1586 non esercitava più la sua carica (Paris, Bibliothèque nationale, ms. Clairambault 987, p. 345).
Sotto Carlo IX e Enrico III le sue funzioni di général des finances glivalsero l'incarico, insieme ad altri funzionari (in particolare a Jacques de Bauquemare, signore di Bourdeny, primo presidente del Parlamento di Rouen), di eseguire varie missioni di carattere finanziario in Normandia: ripartizione dell'imposta straordinaria levata nel 1570sui benestanti della generalità di Rouen (agosto del 1570), e soprattutto prestiti e costituzione di rendite a favore della città di Rouen (maggio 1574, ottobre 1575, aprile 1577). Fuinoltre commissario del re agli Stati di Normandia ogni anno a partire dal 1568 fino al 1578.
Contrariamente a quanto scrive il Picot (p. 115), un Francesco Buonaccorsi, che sarebbe stato, come il B., général des finances nella generalità di Rouen, non è mai esistito. L'errore proviene dalla errata trascrizione di una lettera indirizzata da Caterina de' Medici il 20 ott. 1575 al Bellièvre (Lettres de Catherine de Médicis, V, p. 304). Mentre gli editori hanno letto "les premier président de Rouen, Grantrue trésorier et François de Bonnacoursy, général des finances audict Rouen", il documento suona invece "les premier président de Rouen, Grantrue, trésorier de France,et Bonnacoursy, général des finances audict Rouen" (Bibl. nat. ms. fr. 15903, f. 312). Si tratta dunque in questo passo proprio del Buonaccorsi.
Il B. sposò il 29 ott. 1559 nella chiesa di Saint-André-des-Arts in Parigi Anne Ruzé, figlia di Louis Ruzé, signore di La Herpinière, consigliere alla cour des aides di Parigi, e di Geneviève Le Turc.
Da questa unione nacquero quattro figli: Adrien, François, Anne e Florimonde. Adrien, signore di La Herpinière, sposò prima del 9 ott. 1610 (Arch. nat., Y 150, f. 184v). Marie de Vigenaire, che, divenuta vedova, si risposò con contratto del 20 ott. 1629 con Michel Le Ragois. François signore di Choqueuse (Seine-et-Marne, circondario di Meaux, cantone di La Ferté-sous-Jouarre, comune di Jouarre) sposò Suzanne Cujas, figlia del celebre giureconsulto Jacques Cujas; divenuta vedova, si risposò con contratto del 16 sett. 1613 con il fiorentino Fabio Bernardi. Anne sposò con contratto del 2 giugno 1601 Antoine Bertin, signore di Dreslincourt e di Montgobert. Florimonde, che viveva ancora il 3 dic. 1586 (Bibl. nat., ms. Clairambault 987, p. 349), morì prima del matrimonio di sua sorella (Arch. nat., Y 141, f. 376).
Anne Ruzé, alla morte del marito, fu incaricata della tutela dei suoi figli minori. Nel marzo del 1600 ella dimorava nel faubourg Saint-Germain, rue de Vaugirard (Arch. nat., Y 138, f. 452). Ella viveva ancora il 14 giugno 1603, data nella quale i beni lasciati dal B. furono divisi tra i suoi figli sopravvissuti, Adrien, François e Anne (Arch. nat., Minutier, III, 472 bis).
Fonti e Bibl.: Paris, Archives nationales, E 7c, f. 143; E 16b, f. 65; P 2314, p. 759; P 2320, p. 787; P 2321, p. 315; P 2323, p. 265; Y 106, f. 262; Y 111, f. 408; Y 138, f. 452; Y 141, f 376; Y 144, f. 328v; Y 150, ff. 184v, 287v; Y 154, f. 40; Y 157, f 300; Y 170, f. 57; Ibid., Minutier central des notaires, III, 472 bis;Rouen, Archives départementales de la Seine-Maritime, C 2285; Paris, Bibliothèque nationale, ms. Clairambault 987, pp. 103, 180, 345, 349; Ibid., Dossiers bleus 592 (Ruzé);Ibid., Pièces originales, 401; G. Simeoni [Gabriel Siméon], Epitomé de l'origine et succession de la duché de Ferrare…, Paris 1553, f. 35v; Ch. de Robillard de Beaurepaire, Cahiars des Etats de Normandie sous le règne de Charles IX (1561-1573), Rouen 1891, pp. III, 160, 179, 200, 268, 291; Id., Cahiers des Etats de Normandie sous le règne de Henri III (1574 1587), I, Rouen 1887, pp. 196, 232, 245, 276, 287, 312, 313; Catalogue des actes de François Ier, VI, Paris 1894, n. 21582; Lettres de Catherine de Médicis, a cura di H. de La Ferrière e G. Baguenault de Puchesse, IV, Paris 1891, p. 305; V, ibid. 1895, p. 304; F. Farin, Histoire de la ville de Rouen, I, 2, Rouen 1731, p. 99; E. Picot, Les Italiens en France au XVIe siècle, Bordeaux 1901-1908, p. 115.