PIERIO d'Alessandria
Prete della chiesa alessandrina durante l'episcopato di Teona (ultimi anni del sec. IV) e forse direttore del Didascaleion, rimasto celebre sia per la sua rigidità di costumi, sia per la sua valentia come oratore ed esegeta. Fu origenista convinto, e probabilmente a questa circostanza è dovuta l'incertezza che regna sugli ultimi anni della sua vita che coincidono con l'episcopato di Pietro, noto per il suo antiorigenismo. Secondo alcuni P. fu martirizzato durante la persecuzione di Diocleziano; secondo altri egli morì a Roma dove si sarebbe trasferito dopo la persecuzione.
I pochi frammenti delle sue famose omelie esegetiche sono editi in Migne, Patrol. Graeca, X, col. 242 segg., e a cura di C. De Boor, in Texte und Untersuchungen, V, 11, Lipsia 1888, pp. 165-184.
Bibl.: Oltre quella citata da G. Fritz, in Dictionnaire de théologie catholique, XII, coll. 1744-46, v. L. B. Radford, Three teachers of Alexandria: Theognostus, Pierius and Peter, Cambridge 1908.