Pierino da Vinci
Scultore (1520 c. - 1554 c.). Nipote di Leonardo e seguace di Michelangelo, secondo il Vasari eseguì un bassorilievo in bronzo raffigurante l'episodio del conte Ugolino (If XXXIII 1 ss.), sotto la suggestione di Luca Martini che " scriveva in quel tempo... sopra la Commedia di Dante alcune cose " e che aveva mostrato " al Vinci la crudeltà descritta da Dante, la quale usarono i Pisani e l'arcivescovo Ruggieri contro il conte Ugolino della Gherardesca ". Il Milanesi descrisse il bassorilievo a Firenze presso i della Gherardesca, indicandone anche altre copie in gesso.
Il Wilde ha individuato quattro copie del bronzo originale: due in cera e due in terracotta (due a Firenze, Museo Nazionale e coll. della Gherardesca; due a Oxford). La copia in cera dell'Ashmolean Museum di Oxford fu in passato ritenuta opera di Michelangelo, ma già il Fuseli metteva in dubbio questa attribuzione, sebbene pensasse che ci dovesse essere un lavoro perduto di Michelangelo. Il bassorilievo mostra Ugolino che assiste alla morte dei figli mentre in alto vola la Fame in aspetto di orrida vecchia. Un'incisione del 1782 chiarisce la figura in basso, la personificazione dell'Arno (che il Vasari aveva indicato come necessaria " per mostrare il luogo dove il caso seguì "). Il Wilde, che ha pubblicato l'incisione, ha rilevato che in questa appare chiaramente - mentre nel rilievo è appena accennato - uno scoglio a sinistra; probabilmente P. da V. allude all'imprecazione di D. contro Pisa alla fine dell'episodio (muovasi la Capraia e la Gorgona..., vv. 82-84).
Dal Kris il bassorilievo fu messo in relazione con un disegno della coll. Stefan von Auspitz di Vienna, di uguale soggetto ma ben più drammatico.
Bibl. - G. Vasari, Le Vite, a c. di G. Milanesi, VI, Firenze 1881, 126-127 nota 1; H. Fuseli, Lectures on Painting, III, Londra 1848, 424; E. Kris, Zum werk des P. da V., in " Pantheon " III (1929) 94 ss.; F. A. Yates, Transformations of Dante's Ugolino, in " Journal of the Warburg and Courtauld Institutes " XIV (1951) 104-106; J. Wilde, An illustration of the Ugolino episode by P. da V, ibid. 125-127.