MEZZASTRIS (Mezastris), Pierantonio
Pittore, nato a Foligno circa il 1430, fece testamento sul finire del 1506. Verso il 1456 affrescò parte di una cappella in S. Maria in Campis presso Foligno, dove, specialmente nell'Annunciazione, si dimostra buon seguace dell'Angelico, che, avendo dimorato qualche tempo in Foligno, vi aveva forse lasciato traccia della sua operosità. Seguì poi Benozzo Gozzoli di cui probabilmente fu aiuto in Montefalco; lo copiò volgarmente nella cappella Eroli in S. Francesco a Narni; lo imitò nel suo lavoro di maggior mole, i Ss. Dottori, nella vòlta dell'Oratorio dei Pellegrini in Assisi, dove verso il 1470 affrescò nelle pareti laterali scene della leggenda di S. Antonio Abate e di S. Giacomo. Si dedicò specialmente alla pittura murale: molti suoi affreschi staccati, si conservano nella galleria di Foligno; altri, nella stessa città, sono in S. M. infra Portas, nel monastero di S. Lucia e in quello delle Contesse, come pure a Montefalco, a Trevi, a Spoleto, a Narni e a Spello. Rimase del tutto estraneo al movimento pittorico della vicina Perugia, ma, sebbene di temperamento tutto diverso, non sfuggì all'influenza di Niccolò Alunno, il capo della scuola di Foligno a quel tempo, e subì anche quella di Matteo da Gualdo di cui continuò l'opera nell'oratorio dei Pellegrini. Pittore mite e gentile, dalla tavolozza delicata, dall'espressione dolce, per un cinquantennio svolse questa sua arte senza scosse, sempre serena e uguale.
Bibl.: G. Cristofani, Appunti critici sulla scuola di Foligno, in Boll. d'arte, 1911, p. 93 segg.; U. Gnoli, Pittori e miniatori nell'Umbria, Spoleto 1923 (con indice delle opere e bibl.); Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIV, Lipsia 1930; B. Berenson, Italian Pictures of the Renaissance, Oxford 1932.