SACCHI, Pier Francesco
Pittore, nato a Pavia nel 1485, morto a Genova nel 1528. Condotto a Genova, forse da suo fratello Giovanni Angelo, anch'egli pittore (nato circa il 1476), in un momento in cui i pittori pavesi vi erano molto apprezzati, vi si allogò (1501) come allievo di Pantaleo Berengerio o Berlingeri. Dal 1510 al '17 ebbe allievo, per un settennio come prescrivevano i capitula artis pictorum, il fratello minore Battista (morto pure nel 1528), che poi continuò a tenere come collaboratore. Nel 1520 era consigliere dell'arte. Buon esponente della pittura lombarda sotto l'influenza del Foppa, affinatasi sulle tavole fiamminghe importate a Genova, è particolarmente notevole per la forza formale, per il ricco chiaroscuro, con un non comune decoro di esecuzione anche nei particolari, paesaggi, panni, ornamenti.
Sue opere certe: a Genova, in Palazzo Bianco (già nella chiesa di S. Sebastiano), I santi eremiti Antonio, Paolo e Ilarione (1516), nella chiesa di S. Maria di Castello, S. Antonino arcivescovo tra S. Giovanni Battista e S. Tomaso d'Aquino (1526), nella chiesa di Monteoliveto presso Multedo, Deposizione dalla croce (1527). Inoltre, a Taggia, in S. Domenico, la predella di un quadro smarrito (1525), a Berlino, nel Kaiser-Friedrich Museum, una Crocifissione (1514), a Parigi (Louvre) I quattro dottori della Chiesa (1516, già in S. Giovanni di Prè a Genova).
Bibl.: R. Soprani, Vite dei pitt. genovesi, Genova 1674, p. 269; F. Alizeri, Not. dei prof. del disegno in Liguria fino al sec. XVI, III, ivi 1874, pp. 137 segg., 516 segg.; L. Reghezza, Appunti per la storia di Taggia, Sanremo 1908, p. 219 segg.; L. Bonzi, Nel quarto centenario della morte di P. F. S., in Boll. del comune di Genova, 1928; M. Labò, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIX, Lipsia 1935 (con bibliografia) ed elenco delle opere disperse e di quelle attribuite).