Patriota (Briana, Noale, 1817 - Mantova 1855); capitano dell'esercito austriaco, di guarnigione a Venezia, venne trasferito, per sospetti sulle sue idee politiche, a Graz; ma, nel 1848, si dimise dal servizio e si pose a disposizione del governo provvisorio di Venezia. Inviato ad organizzare le forze del Cadore, batté ripetute volte gli Austriaci, finché (28 maggio), vista impossibile ogni resistenza, sciolse le formazioni volontarie dei cadorini e andò a partecipare alla difesa di Venezia. Costretto all'esilio dopo la caduta della città (28 ag. 1849), fu in Grecia e in Piemonte e si mise in contatto con Mazzini, dal quale nel 1853 ebbe l'incarico di sollevare il Cadore. Partito dai Grigioni, entrò in Lombardia di dove passò nel Trentino, ma fu arrestato a Cogolo il 13 sett. 1853 e, poi, giustiziato a Belfiore. Glorificato dal Carducci nell'ode Cadore.