PICTI
. Popolazione che abitava l'antica Caledonia, l'attuale Scozia. Il nome non appare che verso la fine del sec. III d. C. in Eumenio (Panegynci lat., VI, 12: non dico Calidonum aliorumque Pictorum silvas et paludes e VIII, 11, dove sono dati come già esistenti ai tempi di Cesare, mentre alcuni moderni pensano che il nome designi in sostanza i Caledoni dell'epoca classica). Ammiano Marc. nel 368 (XXVII, 8, 5) ricorda i Picti in duas gentes divisi, Dicalydonas et Verturiones. Dalla fine del sec. III in poi le loro incursioni nella provincia romana della Britannia sono continue. L'imperatore Costanzo I combatté nel 306 contro i Picti; Costante dovette accorrere nell'inverno del 342-43 in Britannia per respingere i Picti e gli Scoti, questi venuti d'Irlanda. Alla fine del 359 Giuliano aveva dovuto inviare da Lutezia le sue migliori truppe per respingere gli stessi barbari. Più grave ancora fu l'attacco che essi intrapresero contro la provincia romana nel 368, d'accordo con Sassoni e Franchi; la resistenza romana fu infranta e l'imperatore Valentiniano I fu costretto ad inviare uno dei suoi migliori generali, Teodosio, per riconquistare la Britannia. Caduta la dominazione romana sulla Britannia, i Picti, che intorno al 600 avevano costituito due regni, furono coinvolti nelle lotte degli stati sorti nella Britannia settentrionale e nella Scozia, finché si fusero con gli Scoti: v. inghilterra, XIX, carte a p. 234 e scozia, XXXI, p. 223.
Bibl.: R. C. Collingwood, Roman Britain and the English Settlements, Oxford 1936, p. 282, e la bibliografia a Scozia: Storia. Per il carattere etnico e la lingua dei P., v. celti: Lingue, IX, p. 677.