(ted. Kleindeutschen) Nome con cui furono polemicamente designati nel periodo 1848-66 i fautori dell’unificazione degli Stati tedeschi sotto l’egemonia prussiana nella forma di uno Stato federale che escludeva l’Austria, in opposizione ai Grandi Tedeschi. Il 18 dicembre 1848 il loro programma politico fu pubblicato da Heinrich von Gagern, presidente del Consiglio di Prussia e capo del partito dell’Impero ereditario; accettato dall’Assemblea nazionale di Francoforte, fallì per il rifiuto opposto da Federico Guglielmo IV re di Prussia all’offerta della corona imperiale (27 aprile 1849). Nel 1859 i P. si organizzarono politicamente nell’Unione nazionale; a conclusione del conflitto austro-prussiano del 1866, con la creazione della Confederazione della Germania del nord la soluzione ‘piccolo-tedesca’ risultò vincente.