piazzapulitismo
s. m. (iron.) Atteggiamento ideologico proprio di chi pretenderebbe di eliminare del tutto la corruzione e il malcostume.
• Pur nella fluida incertezza di dati non ancora perfettamente consolidati, appare infatti chiaro che tutti i «vincitori» nel voto del 24-25 febbraio 2013 sono anche sconfitti. Tutti, tranne uno: il Movimento 5 Stelle del tonante «caudillo dell’onestà» (e profeta di un piazzapulitismo suadente e inquietante al tempo stesso) Beppe Grillo. Conquista addirittura un quarto dell’elettorato, diventando la seconda forza politica nazionale (in diverse regioni la prima) e ridimensionando davvero tutti. (Marco Tarquinio, Avvenire, 26 febbraio 2013, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dalla loc. s.le f. piazza pulita con l’aggiunta del suffisso -ismo.