PIAUHY (A. T., 155-156)
Stato del Brasile nord-orientale, che confina a nord-ovest col Maranhão, a est col Ceará e col Pernambuco e a sud con gli stati di Bahia e di Goyaz. Il territorio (kmq. 245.582) si estende tutto sulla destra del Rio Parnahyba, il cui corso anzi costituisce in tutta la sua lunghezza, dalle sorgenti situate nella Serra das Mangabeiras fino alla foce nell'Oceano Atlantico, la linea di confine col Maranhão. A sud il confine con lo stato di Bahia corre lungo le serre da Tabatinga, da Gurgueia, ecc., che segnano lo spartiacque tra il bacino del São Francisco e quello del Parnahyba, mentre il confine orientale si svolge su un'altra serie di alture, tra cui le serre Dous Irmãos e Ibiapaba. Altre minori catene intersecano il territorio meridionale del Piauhy, il quale tuttavia è prevalentemente formato di terreni pianeggianti che digradano dalle serre ricordate verso il corso del Parnahyba, terreni incisi con solchi più o meno profondi dagli affluenti di riva destra del Parnahyba stesso, quali il Gurgueia, che scende dalla Serra omonima, il Piauhy e il Poty che si versa nel fiume principale poco a monte di Therezina, capitale dello stato.
Il Rio Parnahyba, il più importante dei fiumi del Brasile di nord-est, il maggiore che s'incontra tra l'estuario del Pará e la foce del São Francisco, ha un corso di circa 1700 km., ma è interrotto da numerose cascate e rapide fin poco a monte di Therezina, ond'è sempre navigabile da piroscafi soltanto dalla foce fino alla confluenza del Rio Canindé; tuttavia esso e i suoi affluenti servono come vie di comunicazione anche a monte di detta località, almeno nel periodo di acque alte.
Il paese ha clima in generale salubre, con una stagione piovosa da gennaio ad aprile e un minor periodo di piogge in ottobre. Dalla fine di aprile al luglio si ha l'epoca migliore dell'anno e il paesaggio si presenta allora completamente verde per effetto delle piogge recenti, mentre la temperatura si mantiene fresca a causa dei forti venti di sud-est che predominano in questo periodo; nei mesi da luglio a settembre invece imperversa la siccità e il paese prende l'aspetto di una steppa desertica. La media annuale della temperatura è di 27°, con massime di 35° e minime di 18°.
Il suolo è formato in generale di arenarie rosse disposte in strati orizzontali, ricoprenti le più antiche rocce gneissiche e metamorfiche, che affiorano nel fondo delle valli incise dai fiumi.
Dal punto di vista agricolo si distinguono quattro zone: quella del litorale, piuttosto ristretta, comprende terreni sedimentarî di formazione terziaria, con prevalenza di sabbie e di arenili: vi si incontrano dune costiere in parte mobili e in parte fissate dalla vegetazione spontanea. Il clima caldo e le piogge copiose permettono la coltivazione della canna da zucchero, del riso e della manioca. Lungo il fiume si ha poi la zona del Parnahyba, anch'essa costituita in parte da terreni terziarî e in parte da rocce più antiche; lungo le rive del corso inferiore le terre basse sono inondate durante la stagione delle piogge, ma allontanandosi dal mare la piovosità diminuisce; predominano le foreste che dànno legni pregiati, come il pão-ferro, il pão-brazil, il sapucaia, ecc. e vi sono grandi boschi di carnaubeiras, di palme babassù e di piassava, ma vengono anche coltivati il tabacco, il cotone, il riso e la canna da zucchero.
Nella zona del centro prevalgono i campos cerrados (cespugliati spinosi) e vi ha grande sviluppo l'allevamento del bestiame, sebbene vadano estendendosi le coltivazioni del cotone, della manioca e della canna da zucchero. Infine, nella sezione meridionale più interna o sertão, s'incontra la formazione vegetale caratteristica del nord-est arido, cioè la catinga, con minori spazî nelle valli dei fiumi occupati dalla foresta tropicale di transizione tra la formazione equatoriale dell'Amazzonia, e quella del nord-est. Anche nel sertão prevale l'allevamento del bestiame.
Secondo il censimento del 1920 nello stato si contavano 9511 aziende agricole, che comprendevano un'area di 5 milioni e mezzo di ha., pari al 22,6% della superficie totale, ma i terreni coltivati abbracciavano appena 61.657 ha., di cui 29.462 occupati da mais, da zucchero e tabacco, e 19.000 a caffè, cacao e noci di cocco. La principale ricchezza dello stato è fornita dall'allevamento del bestiame; secondo il censimento 1920, vi esistevano oltre un milione di bovini, 110.000 equini, 500.000 tra pecore e capre e 200.000 suini. Tra i prodotti agricoli, importanza notevole ha il cotone, prodotto soprattutto nei municipî di Therezina e di União; la foresta fornisce cera di carnauba e gomma di maniçoba.
La popolazione nel 1920 era di 609.000 abitanti con una densità di 2,4 per kmq.; nel 1932 fu calcolata in 860.414 anime (3,5 per kmq.): lo stato era diviso in 39 municipî, di cui il più importante è Therezina (57.800 ab.), capitale dello stato. La città, fondata nel 1852 e così chiamata in onore dell'imperatrice Teresa Cristina, moglie di don Pedro II, è situata in un'aperta pianura, con strade larghe e magnifici viali, e mantiene tuttora l'aspetto di una città portoghese di provincia, ma non ha edifici notevoli, tranne il palazzo del governo e il teatro. È un centro abbastanza attivo e possiede varie industrie d'importanza locale; discreto il commercio, che utilizza come vie di comunicazione la ferrovia che congiunge la città con São Luiz do Maranhão e il fiume Parnahyba che unisce Therezina con la città di Parnahyba, la quale sorge sul delta del fiume. Altra città notevole è Oeiras, l'antica capitale, posta sul Canindé, affluente del Parnahyba. Il porto più importante è quello di Amarração, sulla costa atlantica, presso la foce del fiume, che però ha fondali di appena 3 metri e mezzo, onde il Piauhy deve servirsi del porto di Ilha do Caiueiro, situato nel territorio del Maranhão.