piattaforma telematica
loc. s.le f. Infrastruttura telematica che fornisce servizi e strumenti per la gestione e la distribuzione di contenuti e servizi gratuiti o a pagamento.
• È un giudizio che potrebbe comportare conseguenze anche gravi. L’esito dell’indagine dell’Olaf, infatti, potrebbe mettere a rischio i finanziamenti europei per l’informatica in Sicilia. I futuri e quelli, ingenti, già erogati: leggasi recupero delle somme. Sarebbe un ulteriore colpo nella vicenda tragicomica dello sbarco della Regione nei servizi in rete. Una vicenda cominciata appunto nel 2005, durante il governo Cuffaro, con una gara che, insieme, mirava alla realizzazione della piattaforma telematica integrata e alla selezione del socio di minoranza. (Emanuele Lauria, Repubblica, 1° dicembre 2015, Palermo, p. II) • «La direttiva europea 413 del 2015 ‒ spiega Enrico Pagliari, coordinatore area tecnica dell’Aci ‒ ha rafforzato gli accordi tra i governi e promosso la creazione di una piattaforma telematica di scambio delle informazioni. C’è voluto qualche mese perché la maggior parte degli Stati membri, e non solo, si pensi alla Svizzera, la recepissero». (Giulia Mietta, Secolo XIX, 2 settembre 2016, p. 22, Genova) • ormai le campagne elettorali si fanno proprio su Fb, o Twitter, o Instagram, o Whatsapp, o qualcun’altra delle «piattaforme» telematiche dalle cui altezze i politici locali si illudono di essere visti ‒ e dunque di raggiungere, magari persino convincere ‒ migliaia e migliaia di «clienti» con un clic. (Roberto Beretta, Avvenire, 7 marzo 2017, p. 3, Idee).
- Composto dal s. f. piattaforma e dall’agg. telematico, ricalcando l’espressione ingl. telematic platform.
- Già attestato nella Stampa del 6 settembre 1994, p. 15, Società e Cultura (Lorenzo Soria).