PIANTA
. Architettura. - Fra gli elaborati grafici che hanno per scopo la rappresentazione degli edifici da un punto di vista tecnico piuttosto che artistico (v. disegno: Disegno architettonico), la pianta è quello destinato a rappresentare in una scala prestabilita un aspetto ideale della costruzione o di parte di essa, dal quale risultino le caratteristiche geometriche e dimensionali dei suoi elementi. Tale aspetto ideale è quello di una sezione ottenuta mediante un piano orizzontale passante a un determinato livello, e la rappresentazione, mediante proiezione ortogonale su di esso, degli elementi non intersicati dal piano stesso.
La pianta s'immagina sempre veduta dall'alto, così da mostrare, oltre le strutture sezionate dal suo piano, anche quelle sottostanti, proiettate su di esso verticalmente; la rappresentazione di elementi che in realtà esistono solo al disopra del piano stesso, come vòlte, soffitti, gradini, ecc., si ottiene talora con analogo procedimento, ma mantenendo lo stesso punto di vista dall'alto. Quando invece la stessa sezione orizzontale s'immagina veduta dal basso, in modo da riprodurre la superficie inferiore delle strutture sovrastanti, non si può a rigore parlare di pianta, che rispetto all'accezione sopra definita risulta rovesciata, ed è usata solo nel caso di particolari decorativi, come lacunari, architravi, ecc.
Nel campo esecutivo dei lavori la pianta è l'elemento di partenza in quanto essa fornisce graficamente e numericamente, mediante le quote che la corredano, i dati necessarî all'impianto delle strutture, e indica le loro variazioni ai diversi livelli e particolarmente ai varî piani dell'edificio.
Il rapporto della rappresentazione grafica della pianta rispetto al vero, rapporto a cui si dà il nome di scala, varia secondo l'entità dell'edificio e più che altro secondo lo scopo particolare a cui nel corso dell'esecuzione dell'opera essa rappresentazione è destinata così che un progetto, per essere tradotto in realtà, o un edificio esistente per essere completamente rappresentato, deve essere fornito di grafici progressivamente più dettagliati: dalle piante d'insieme, specie se si tratta di vasti complessi, in scala di 1 : 200 e di 1 : 100, a quelle più chiaramente leggibili e quindi molto usate nell'esecuzione delle varie parti dell'opera, in scala di 1 : 50. Per i particolari la scala aumenta ancora da 1 : 20 fino alla grandezza naturale, come nel caso di particolari decorativi o costruttivi di speciale importanza. Per zone molto vaste la scala può invece essere ridotta a 1 : 500 e anche più, nel qual caso, per quanto riguarda gli scopi, i mezzi di misurazione e di rappresentazione, si entra nel campo della topografia (v.) e ai disegni si dà piuttosto il nome di planimetria.